LinkedIn: +71% di colloqui per i profili accurati

Una descrizione precisa e un numero di collegamenti elevato danno più chance di carriera ai professionisti. Lo rivela uno studio di ResumeGo

I social network rivelano molto della nostra vita privata e professionale. E il modo in cui ci raccontiamo online è un biglietto da visita sempre più importante per comunicare agli altri chi siamo e cosa sappiamo fare.

Lo conferma una recente analisi della società di scrittura di curriculum ResumeGo, che ha spiegato quanto sia importante la nostra presenza su LinkedIn per la ricerca di un nuovo lavoro. I candidati con un profilo LinkedIn completo e ben organizzato hanno infatti il 71% di possibilità in più di ottenere un colloquio rispetto a quelli che non hanno un account.

Ma avere un profilo non basta, visto che un account di scarsa qualità può essere d’intralcio: secondo lo studio di ReseumeGo, infatti, i recruiter tendono a preferire i professionisti che non hanno affatto un account rispetto a quelli che ne hanno uno di basso valore.

Il profilo perfetto è accurato e connesso

A definire la nostra identità su LinkedIn sono infatti i testi con cui descriviamo competenze ed esperienze lavorative, ma anche il numero di collegamenti che abbiamo con altri professionisti.

I profili che presentano un punteggio di qualità scarso – spiega il CEO di ResumeGo, Peter Yang – hanno una descrizione del profilo poco accurata (con meno di 500 caratteri), un numero molto esiguo di collegamenti e una descrizione incompleta delle proprie esperienze lavorative.

Una trascuratezza che costa caro a chi vuole dare una spinta alla carriera: come afferma lo stesso Yang, “le persone che cercano lavoro attraverso i portali specializzati o le agenzie interinali tendono ad avere un profilo LinkedIn scritto male o a non averlo affatto. Non si rendono conto che avere un account completo e accurato linkato nel curriculum è un enorme vantaggio in termini di numero di colloqui ottenuti.”

I risultati dell’indagine

Per valutare l’importanza del profilo LinkedIn nella ricerca di lavoro gli esperti di ResumeGo hanno creato oltre 24mila curricula fittizi, che hanno poi inviato in risposta a una serie di job vacancies pubblicate su vari siti specializzati, tra cui Glassdoor, ZipRecruiter e Indeed.

I finti curricula sono suddivisi in tre diverse categorie: un primo gruppo a cui non era collegato alcun profilo LinkedIn, un secondo gruppo collegato ad account di scarsa qualità e un ultimo che corrispondeva a dei profili molto accurati, con un riepilogo di oltre 1.000 caratteri, più di 300 collegamenti e descrizioni accurate per le passate esperienze professionali.

I risultati dell’esperimento sono piuttosto eloquenti: i candidati con profili LinkedIn completi sono stati contattati dai recruiter nel 13,5% dei casi, un valore molto superiore a quello dei candidati senza account (con un callback del 7,9%) e di quelli con profili poco accurati (7,2%).

E la differenza si è dimostrata più ampia per le posizioni lavorative junior. Un motivo in più per i giovani professionisti per prestare attenzione al proprio profilo su questo social.

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