Lavoro, più di 7 donne senior su 10 temono il prolungamento della carriera

Lavoro, più di 7 donne senior su 10 temono il prolungamento della carriera: stanchezza psicofisica© Shutterstock

Ci sono una buona notizia e una cattiva: l’aspettativa di vita media si sta allungando, ma con essa anche l’età pensionabile. E, se chi non vuole rinunciare alla carriera la vede come un’opportunità sul lavoro, oltre 7 donne senior su 10 temono che il prolungamento possa nuocere loro in termini di stanchezza psicofisica. Si tratta di un’indagine che riguarda le lavoratrici over 50, condotta da Intoo.

I dati parlano chiaro: il 66% delle donne senior teme l’allungamento della carriera. E sono di più rispetto agli uomini, la cui percentuale si ferma al 58%. rispetto alla media generale dei lavoratori over 50 che si assesta al 58%. A preoccupare maggiormente è un  eventuale crollo fisico e mentale, e riguarda il 72% delle donne contro il 68% del totale.

Come rispondono le aziende

I dati non sono rincuoranti nemmeno sul fronte opposto. I datori di lavoro, rispetto al disagio delle donne senior, infatti, si dicono impreparati. Infatti 6 aziende su 10 non risultano ancora pronte ad affrontare questa sfida e più di 1 lavoratore over 50 su 3 pensa di non essere tenuto sufficientemente in considerazione.Per quanto riguarda l’universo femminile, il 25% dichiara di aver subito discriminazioni legate all’età. La percentuale degli uomini, invece, si attesta al 16%. E quella che riguarda le donne manager sale al 30%.

Inoltre, in un periodo storico in cui comincia a diffondersi il reverse mentoring, un lavoratore senior su 4 che ritiene di avere meno opportunità in azienda rispetto ai più giovani. A denunciarlo sono soprattutto le donne over 50, specie quelle che occupano posti al vertice e nonostante un forte impegno nell’aggiornamento professionale.

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Qualche altro dato esplicativo

“Le donne continuano a subire disuguaglianze che si accentuano con l’avanzare dell’età. Basti pensare che il 40% delle over 50 è senza lavoro e senza pensione, mentre tra coloro che lavorano, molte devono farsi carico, spesso in solitudine, delle responsabilità legate alla cura dei familiari – ha sottolineato Alessandra Giordano, direttrice employability e Career development di INTOO – È fondamentale occuparsi precocemente della propria longevità attraverso azioni mirate sul fronte previdenziale, della salute e dell’aggiornamento professionale.

Un gap di genere si evidenzia anche rispetto alla partecipazione a iniziative aziendali per le lavoratrici senior: soltanto il 5% delle ne manager ha avuto accesso a progetti dedicati, contro il 21% dei colleghi uomini. Se ci sono, le misure per la gestione della Longevity riguardano soprattutto incentivi al prepensionamento, segnalato dalla metà dei manager, interventi formativi, flessibilità oraria, mappatura delle competenze e benessere organizzativo.

“Se l’età è un valore, come dichiarano anche molti decision maker, allora deve essere sostenuta e valorizzata con politiche e pratiche all’altezza della sfida, che tengano conto anche delle differenze della popolazione aziendale, tra cui quella di genere”, ha concluso Giordano.

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