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Lavoro

Imprese, è la paura il sentimento dominante fra impiegati e middle manager

I capi, invece di ispirare e motivare i dipendenti, li mettono sotto pressione e li allontanano dal lavoro

Altro che welfare aziendale e benessere sul posto di lavoro. L’ufficio è tutto fuorché un luogo in cui si sta bene. Perlomeno stando al rapporto che Randstad ha condotto nel 2018 su un campione di oltre quattro mila manager, da cui emerge che il sentimento che prevale in azienda non è la felicità e nemmeno la soddisfazione, bensì la paura, specialmente negli impiegati e nei middle manager. E scorrendo la classifica, le cose non migliorano, anzi.

Al secondo posto, infatti, si piazza la rabbia. Per quali ragioni? Essenzialmente perché i dipendenti si sentono sotto pressione visto che i responsabili vogliono da loro una cosa sola: l’incremento della performance e della produttività. Così, invece di ispirarli e di motivarli, i capi finiscono con lo stressarli e il metterli in difficoltà. Non rendendosi conto che in questo modo ottengono l’esatto contrario di ciò che vorrebbero: quando un lavoratore non si sente riconosciuto e coinvolto in ciò che fa, infatti, è meno operativo ed efficiente.