Il telelavoro aumenta la produttività

Complici l’evoluzione tecnologica mobile e l’aumento delle imprese globali, è in atto la rinascita del “remote working” che conquista anche manager, quadri e consulenti e li rende più produttivi del 60%

Alla base vi sono motivazioni diverse: per le aziende, quelle di aumentare la produttività, ridurre i costi, migliorare la spinta motivazionale dei dipendenti, assemblare team multiculturali e fare tesoro delle esperienze locali maturate dai singoli membri; per i lavoratori, quelle di conciliare al meglio le esigenze della vita privata con i ritmi sempre più frenetici della quotidianità lavorativa. Ma una cosa è certa: il telelavoro mette sempre più d’accordo entrambe le parti e, secondo la società Hays, sta vivendo un boom grazie alle nuove possibilità offerte dagli ultimi ritrovati in ambito di telecomunicazione mobile e all’aumento delle imprese con aspirazione globali.Un numero sempre maggiore di aziende sta infatti incoraggiando i propri dipendenti ad abbracciare opzioni d’impiego che prevedano il lavoro da remoto e incontra sempre più il favore degli stessi dipendenti. Oltre ai professionisti della comunicazione e ai free lance, il telelavoro sta conquistando un crescente numero di sostenitori e non dispiace nemmeno a manager, quadri e consulenti che vengono così messi nelle condizioni di poter concludere progetti, approvare transazioni e siglare intese in qualsiasi momento e indipendentemente dal luogo in cui si trovano.Risultato? La loro produttività può aumentare del 60%. Ecco, probabilmente, il vero motivo per cui il telelavoro piace molto alle aziende e per cui sta attraversando una fase di “seconda giovinezza” proprio in questo periodo. Motivo che in altri paesi europei è stato già riconosciuto: Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi hanno infatti aperto la strada del remote working in Europa, supportando piani di sviluppo per la banda larga e altri tipi di accesso wireless che consentiranno, forse, di trasformare definitivamente il panorama lavorativo a livello globale.

Maggiori informazioni su: Mobile Workforce Project

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