Come gestire le risorse umane al rientro in ufficio

Maggiore irritabilità e minore concentrazione tra i comportamenti che un datore di lavoro potrebbe riscontrare nei propri dipendenti

Il “ritorno alla normalità” potrebbe rivelarsi più difficile del previsto per i lavoratori. Maggiore irritabilità, minore concentrazione e probabilmente anche un iniziale calo della produttività sono solo alcuni dei comportamenti che si potrebbero riscontrare nei dipendenti al rientro in ufficio dopo questo periodo di lavoro da casa. Secondo uno studio condotto da Gympass con esperti di risorse umane e mental coaching, a fine marzo meno della metà (41,9%) delle Human Resource avrebbe però pianificato delle misure per sostenere psicologicamente i lavoratori (dati di fine marzo).

In particolare, tra le maggiori paure ci sarà certamente quella del contatto umano tra conoscenti e soprattutto tra sconosciuti. Se attualmente è ancora d’obbligo mantenere una certa distanza di sicurezza e la maggior parte delle aziende sta ancora adottando lo smart working, è difficile prevedere come le persone reagiranno quando non ci sarà più l’obbligo di distanziamento sociale e si rientrerà in ufficio; non si sa infatti quando alle persone passerà la paura di prendere l’ascensore insieme, di fare un meeting, di andare dal cliente o più semplicemente di passare insieme la pausa pranzo. Una ricerca effettuata a questo proposito su individui che erano stati in quarantena a causa di un possibile contatto con il virus della Sars, ha rilevato che, dopo la fine dell’emergenza, il 54% delle persone che erano state messe in isolamento evitavano chi tossiva o starnutiva, il 26% evitava luoghi chiusi e affollati mentre il 21% evitava tutti gli spazi pubblici.

Un altro aspetto, importante all’interno della gestione delle risorse umane in questo periodo, riguarda l’introduzione dei nuovi assunti. Dal punto di vista aziendale c’è da tenere in considerazione che questa situazione d’emergenza potrebbe aver alterato l’equilibrio, le necessità, le relazioni e le dinamiche organizzative. Per le nuove risorse che verranno eventualmente inserite nei prossimi mesi, è importante che l’azienda attui iniziative che consentano al nuovo assunto di conoscere anche trasversalmente l’azienda, il futuro team, su cosa si sta lavorando e quali sono gli obiettivi futuri. In questo modo il ritorno alla normalità e il percorso di inserimento saranno più semplici.

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