Da part time a tempo pieno: il lavoratore non può opporsi

Una sentenza Ue dà la libertà all'azienda di fronte a condizioni necessarie di revocare l'orario ridotto a un dipenden.

Addio part time, si torna a tempo pieno. E il lavoratore non può opporsi all’azienda che decida di revocare l’orario ridotto.

Ad affermarlo è una sentenza della Corte di giustizia Ue chiamata in causa da una funzionaria del Tribunale di Trento, che aveva fatto ricorso contro la fine del suo part time trasformato, appunto senza consultarla, in un tempo pieno.

«L’accordo quadro sul lavoro a tempo parziale ammette una normativa che consente al datore di lavoro di disporre, per ragioni obiettive, la trasformazione del contratto di lavoro da contratto a tempo parziale in contratto a tempo pieno senza il consenso del lavoratore interessato», l’affermazione dei giudici europei in base alla legge 183/2010 del 4 novembre 2010.

La funzionaria aveva già fatto causa, perdendola, presso lo stesso tribunale dove era in servizio con orario parziale dall’agosto 2000. Una condizione che le era stata revocata dal ministero competente nel 2011.

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