Coronavirus: “Ammortizzatori per le aziende colpite da cali di produttività”

La richiesta dei Consulenti del Lavoro, che stila un elenco di misure necessarie per far fronte all’emergenza creata dalle notizie apparse sul Coronavirus

Ammortizzatori sociali in deroga per tutte le aziende, studi professionali e realtà imprenditoriali colpite dall’emergenza sanitaria del coronavirus, non solo quelle che hanno attività o dipendenti nella cosiddetta zona “rossa”, ma anche per quelle attività che hanno subito un calo di produttività causato da questa emergenza. È una delle azioni richieste dai Consulenti del Lavoro, che all’indomani dell’emergenza creata “dalle notizie apparse in questi giorni sul Coronavirus e dai primi provvedimenti adottati” invita a una riflessione sugli ambiti di intervento in materia di ammortizzatori sociali. Per questo motivo, in sede di interpretazione o di ulteriore legislazione, sarebbe necessario secondo i Consulenti del Lavoro:

  • riconoscere gli ammortizzatori sociali anche ad aziende ubicate fuori dalla zona rossa se hanno dipendenti che vivono in quelle zone e hanno quindi un materiale impedimento a recarsi al lavoro;

  • introdurre procedure snelle per le relative richieste, senza cioè accordi sindacali, integrazioni o altro. Ufficializzare l’appartenenza della fattispecie epidemiologica negli eventi oggettivamente non evitabili con le relative conseguenze per la CIGO;

  • estendere l’assegno ordinario del Fondo Integrazione Salariale (FIS) dell’Inps alle aziende da 5 ai 14 dipendenti, così come previsto per le aziende che impiegano mediamente oltre i 15 dipendenti;

  • autorizzare, con procedure più snelle, il pagamento diretto del Fondo da parte dell’Inps dal momento che le aziende verseranno sicuramente in difficoltà finanziaria per effetto della contrazione della domanda di beni e servizi;

  • stabilire termini più ampi rispetto a quelli ordinari per la presentazione delle istanze;

  • prevedere per tutte le altre aziende, gli studi professionali e realtà imprenditoriali ammortizzatori sociali in deroga non solo se si hanno attività o dipendenti nella zona rossa, ma anche se si subisce un calo di produttività a causa dell’emergenza sanitaria.

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