Curriculum: quello che i candidati (sbagliando) non dicono

Un'indagine condotta da Page Personnel fa emergere qualche discrepanza riguardo le informazioni ritenute fondamentali dai selezionatori e da chi è in cerca di lavoro

È tempo di aggiornare il curriculum? Bene, occhio però a non incorrere negli stessi errori. Troppo spesso, infatti, i candidati si trovano a scrivere il proprio cv senza essere a conoscenza dei dati che possono influenzare positivamente i selezionatori selezionatori o degli elementi stilistici che possono fare la differenza. Sulla base dell’indagine CV Anxiety – condotta su un campione di 599 candidati e 60 consulenti Hr – l’agenzia per il lavoro Page Personnel ha fatto emergere le discrepanze riguardo le informazioni ritenute fondamentali dai selezionatori e dai candidati. Di seguito le più importanti, da tenere bene a mente prima di aggiornare il curriculum:

Non omettere nessun job title: il 25% dei candidati ritiene irrilevante inserire nel cv tutti i job title ricoperti all’interno della stessa azienda, ma questa informazione risulta fondamentale per il 96,7% dei selezionatori. I consulenti HR, infatti, reputano fondamentale che le persone cresciute in termini di mansioni e responsabilità all’interno della stessa azienda comunichino già nel cv questa informazione, a testimonianza di competenze acquisite, resilienza e capacità di mettersi in gioco.

Brevità: per il 98,3% dei selezionatori è molto importante riuscire a includere tutte le informazioni in non più di due pagine, questo per fare in modo che vengano annotati i dati più importanti senza includere dettagli irrilevanti.

Attenersi alla job description: nel momento in cui un candidato decide di inviare il proprio curriculum per una posizione di lavoro deve essere certo di avere tutte le qualifiche richieste nell’annuncio. Per il 100% dei selezionatori è infatti fondamentale che il candidato rispetti tutti i requisiti ricercati.

Continuità: un punto di forza riconosciuto dall’85% dei selezionatori è quello della continuità lavorativa, elemento che permette al candidato di dimostrare di aver acquisito un grado di specializzazione e competenze verticali legate all’industry di riferimento. Per questi motivi essere rimasto nella stessa azienda per almeno due anni è valutato positivamente dalla maggior parte dei consulenti Hr anche se il 32,9% dei candidati non lo riconosce come un plus nel momento in cui redige il curriculum.

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