Non solo Nokia 3310: tanta voglia disconnessione

Sono i telefonini «per disconnettersi» e le aziende hanno deciso di puntarci sempre di più

In principio fu il nuovo Nokia 3310: un’operazione che puntava sulla nostalgia, si è detto. Ma non solo, anche perché i numeri dimostrano che almeno tre italiani su 10 dicono no allo smartphone. E allora non c’è da meravigliarsi per il successo dei “Dumbphones”, cioè quelli che sono stati ribattezzati malignamente telefonini per “stupidi”. Una nicchia che si sta trasformando sempre più in un mercato interessante per chi non ha proprio voglia di stare connesso 24 ore su 24.

Quasi uno strumento per disintossicarsi, verrebbe da dire, dalla dipendenza da display e app. Senza possibilità di navigare, ci si può riappropriare della propria vita. Un esempio è il Light Phone, sottile come una carta di credito e non ha nemmeno la fotocamera. Permette di chiamare e ricevere telefonate soltanto in caso di emergenza; ma c’è il trucco, va sincronizzato con lo smartphone che si può lasciare a casa magari per andare a un concerto o in un luogo affollato. Siempo è invece un’idea lanciata su Kickstarter: ha foto, messaggi, Google Maps, note e un po’ di funzioni comuni, ma non mail e social network. E grazie a un bottone “pausa” può limitare i disturbi per qualche ora. Ma c’è anche chi invece vuole portare le innovazioni agli utenti meno abili, pur semplificandole: come Doro con i suoi smartphone semplificati.

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