Pa digitale: Abruzzo prima regione a usare i 4,6 miliardi di fondi

L’Agenzia per l’Italia Digitale sta guidando le regioni a spendere bene i soldi pubblici, indirizzandoli in progetti comuni utili a tutti

La Pubblica amministrazione digitale sta cominciando a diventare realtà. La prima regione ad aderire al piano nazionale di indirizzo è l’Abruzzo, ma a breve lo seguiranno anche Puglia, Sardegna, Emilia-Romagna e Calabria. Non è un caso: alle regioni più svantaggiate, infatti, è riservata la maggior parte dei fondi europei. L’obiettivo principale è cercare di rendere gli uffici più innovativi, efficienti e soprattutto meno burocratici, così da facilitare l’accesso per i cittadini e le imprese.

Che ne sarà della Pa digitale?

Finora l’Italia non ha saputo investire in modo intelligente nell’innovazione e nella digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Ora, però, con l’intervento dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), l’accordo fra Stato e Regioni, i 4,6 miliardi di euro di fondi (individuati nella programmazione europea) si spera che le cose vadano meglio. L’Agid, infatti, sta guidando le regioni a spendere bene i soldi pubblici, indirizzandoli in progetti comuni di Pa digitale che sono utili a tutti. Sempre che il Governo non rallenti le cose: al momento, infatti, non ha ancora espresso le deleghe al digitale e non ha considerato che i vertici della stessa Agenzia e del Team Digitale scadono rispettivamente il 25 luglio e il 15 settembre.

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