La fine del Byod? Torna lo smartphone aziendale

Il fenomeno del device personale sul posto di lavoro ha esaurito la sua spinta iniziale. Soprattutto in Europa stanno diffondendosi nuovi modelli, come il Cyod e il Cope. Ecco perché

Non torneremo ad avere due smartphone, uno per il lavoro e uno per il tempo libero, ma la politica del Bring Your Own Device (Byod) sta volgendo al termine. Negli ultimi anni questo fenomeno – l’utilizzo di dispositivi personali per il lavoro – ha contribuito alla diffusione di smartphone anche in ambito aziendale. Tuttavia, secondo un’analisi di Idc, il Byod ha esaurito la sua spinta iniziale, soprattutto in Europa: saranno sempre meno le società che adotteranno questo modello nel corso del 2015.

FRENATA BYOD, LE RAGIONI. Ci sono varie ragioni che spiegherebbero la frenata del Byod, afferma IDC. In primo luogo, sempre più utenti hanno iniziato a lamentarsi delle formalità crescenti da espletare e del livello di controllo sui propri device che le aziende finiscono per avere con questo modello. In seconda istanza, le aziende hanno cominciato a offrire ai propri dipendenti dispositivi mobili più alla moda; infine, le aspettative delle aziende stesse riguardo ai costi che possono essere risparmiati con il Byod sono spesso state disattese.

LA SCELTA TORNA ALLE AZIENDE. Per questi motivi, nel 2015 Idc si aspetta che la scelta e l’approvvigionamento dei device aziendali tornino in mano all’IT aziendale. Un numero sempre maggiore di organizzazioni europee sta adottando opzioni più moderne per la gestione e la distribuzione di smartphone per scopi lavorativi, come il Cyod (Choose Your Own Device) e il Cope (Corporate Owned, Personally Enabled). Con il primo l’azienda dà al dipendente la possibilità di scegliere il proprio device all’interno di una lista di modelli preventivamente approvati; con il secondo è l’azienda stessa a scegliere il device, offrendo però al dipendente alcune concessioni e autorizzazioni per l’uso personale, tipo l’installazione di app particolari o altro. In un’indagine condotta da Idc nella seconda metà del 2014, emerge che il 21% delle aziende europee ha già adottato il modello Cyod e che il 34% lo farà nel corso del 2015.

NUOVA STRATEGIA, STESSO OBIETTIVO. Cyod, Cope o Byod, per chi ha scelto questa opzione e non intende cambiare, hanno tutti comunque obiettivi comuni: dal punto di vista tattico, consentire nuove efficienze operative, migliorando produttività e collaborazione; dal punto di vista strategico, facilitare quel processo di trasformazione digitale oggi richiesto alle imprese per abilitare nuovi modelli aziendali.E proprio nell’ottica della digital transformation, Idc è convinta che le aziende ancora senza una chiara strategia di enterprise mobility resteranno irrimediabilmente indietro rispetto a quelle che invece avranno cavalcato questa opportunità.

L’APPUNTAMENTO. L’enterprise mobility sarà al centro di uno dei più importanti eventi di Idc in Italia, il Mobiz Mobility Forum, che per l’edizione 2015 si svolgerà a Bologna il 18 giugno. In quell’occasione si spiegherà come i device mobili abbiano cambiato il nostro modo di lavorare e i parametri di valutazione della produttività individuale, con un impatto diretto sulla competitività aziendale. Esperti del settore e Cio italiani porteranno poi la loro personale esperienza e visione nel corso della mezza giornata di lavori.

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