Italia ancora bocciata sul digitale

La Penisola retrocede al 25esimo posto su 28 Paesi Ue nella classifica Desi 2020

Italia bocciata sul digitale anche quest’anno. La Penisola, infatti, retrocede dal 24esimo al 2esimo posto su 28 paesi Ue nella classifica Desi 2020 (dati 2019), l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società con cui la Commissione Europea monitora il progresso digitale degli Stati membri dal 2014. Il rapporto indica che peggio di noi fanno solo Romania, Grecia e Bulgaria, ma anche che noi siamo i più indietro in assoluto per quanto riguarda il capitale umano, dove ci piazziamo all’ultimo posto registrando livelli di competenze digitali di base e avanzate fra i più bassi in Ue.“È un disastro annunciato – commenta Cesare Avenia presidente di Confindustria Digitale – i nostri allarmi sono rimasti inascoltati, nonostante esattamente un anno fa avessimo presentato un piano straordinario per accelerare la trasformazione digitale del Paese attraverso misure strutturali atte a colmare il ritardo tecnologico e di competenze. L’Italia – conclude Avenia – vive una contraddizione insostenibile fra l’essere nei primi dieci Paesi industrializzati al mondo e fra gli ultimi nel ricorso all’innovazione. Una contraddizione che si trascina da anni e che si è tradotta in un vero e proprio blocco delle capacità non solo di crescita, ma anche di progettare un paese nuovo, più semplice, performante ed efficiente, in grado di attrarre investimenti e aprire nuove opportunità ai giovani”.

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