Intelligenza artificiale: ancora disillusi 6 manager su 10

Secondo i dirigenti, aziende e lavoratori non sarebbero preparati ad affrontare le sfide imposte dalle nuove tecnologie. Servono più formazione e investimenti

Sul fatto che siano il nostro futuro non ci sono dubbi. Ma sul fatto che siamo davvero pronti a ad abbracciare tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale. A non essere convinti della nostra preparazione in questo senso sono i dirigenti, come rivela uno studio promosso dal K&L Gates Legal Observatory, che ha coinvolto ben 3 mila manager italiani, monitorando le loro conversazioni e i loro interventi sui principali social network, i gruppi di discussione e i forum. E

Intelligenza artificiale in azienda tra ottimisti e pessimisti

Ebbene, dall’indagine è emerso che il 59% del campione pensa che aziende e lavoratori non siano preparati ad affrontare le sfide che l’avvento delle nuove tecnologie comporta. Nel dettaglio, il 24% degli intervistati ammette che esiste uno scetticismo diffuso, specie nei confronti della gestione della transizione, mentre per il 35% manca la convinzione da parte degli attori coinvolti, che non avrebbero un atteggiamento proattivo nei confronti del cambiamento. C’è da dire, però, che il 21% dei manager si dichiara moderatamente ottimista perché ha notato una crescita degli investimenti nella formazione e nell’innovazione e il 18% non è preoccupato affatto perché ha osservato in prima persona un’apertura da parte delle aziende alle nuove tecnologie.

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Le sfide che l’intelligenza artificiale porta con sé

Ma quali sfide dovranno affrontare aziende e lavoratori per adeguarsi ai ritmi e alle modalità imposti da intelligenza artificiale e nuove tecnologie? Secondo il 32% degli intervistati i dipendenti sono chiamati a sviluppare nuove competenze e abilità, secondo il 29% a imparare a lavorare insieme con la tecnologia e secondo il 21% a essere maggiormente flessibili. Per quanto riguarda le aziende, invece, il 34% dei manager pensa che debbano affrontare una riorganizzazione strutturale e il 29% una formazione delle risorse.

La maggior parte, comunque, è certa che si tratti di sfide inevitabili: l’innovazione, infatti, è troppo importante per rinunciarci. Per il 51% dei manager le nuove tecnologie possono portare business e vantaggi competitivi sul mercato e per il 19% sono un’occasione per avere chance future.

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