Intelligenza artificiale: arriva il primo investimento dello Stato

L’Agenzia per l’Italia Digitale destina 5 milioni di euro per testare questa nuova tecnologia in comuni, scuole, ospedali, tribunali

Secondo gli esperti, nei prossimi anni, l’intelligenza artificiale avrà un impatto sulla nostra società pari a quello generato dalla rivoluzione industriale o della nascita del web. Ora inizia a crederci anche lo Stato italiano. L’Agenzia per l’Italia Digitale (l’agenzia pubblica incaricata di garantire la realizzazione dell’Agenda digitale italiana), infatti, ha deciso di stanziare 5 milioni di euro per portare questa nuova tecnologia nella pubblica amministrazione. L’obiettivo è migliorare il rapporto con i cittadini, rendendo più efficienti i servizi relativi alla sanità, ai musei, alla gestione del traffico o al monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. L’annuncio è stato fatto durante la presentazione del primo Libro Bianco “L’Intelligenza Artificiale a servizio del cittadino” a cura della Task force IA dell’Agenzia per l’Italia digitale, che illustra le linee guida e le raccomandazioni per l’utilizzo sostenibile e responsabile della IA negli uffici pubblici, nei comuni, nei tribunali, nelle scuole e negli ospedali.

Alcuni esempi di intelligenza artificiale

I 5 milioni destinati a modernizzare l’attività degli enti dello stato arrivano da fondi pubblici europei e saranno utilizzati per finanziare progetti sperimentali nei diversi ambiti di applicazione individuati dal Libro Bianco. Qualche esempio? I chatbot, ossia i robot che rispondono in tempo reale alle domande degli utenti, i sistemi automatici di diagnostica capaci di fare una diagnosi veloce di malattia, le piattaforme automatiche per supportare gli insegnanti nella valutazione dei compiti scolastici, i sistemi avanzati di elaborazione dei dati per contrastare l’evasione fiscale e altro ancora.

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