Cosa resterà di questi anni zero

Poche innovazioni vere e tanti microadattamenti dell’elettronica di consumo che hanno prodotto la vera rivoluzione: la convergenza. I successi e i disastri di un decennio

Negli anni zero non si è scoperto nulla di nuovo. Esagerato? Allora diciamo, con il sociologo Enrico Finzi, che «è stato un decennio più di messa a cultura che di scoperte». La vera rivoluzione «è passata attraverso una serie continua di microadattamenti che hanno prodotto la novità più rilevante: la convergenza». Ciò non significa che nei dieci anni appena trascorsi non siano emersi prodotti di grandissimo successo. Oltre a, naturalmente, flop clamorosi. E tra un boom e un crack la linea di confine è sottilissima e si chiama “timing”. Cioè: «non è tanto importante arrivare per primi, come erroneamente hanno sostenuto i leader del comparto dell’elettronica di consumo anche all’ultimo CES di Las Vegas, quanto piuttosto agire con tempismo. Basti pensare al successo che sta avendo il Kindle. L’e-book era già stato lanciato sette anni fa con risultati catastrofici. Ora che i tempi sono maturi, Amazon ha fatto ripartire un business che, ne sono certo, segnerà il prossimo decennio».

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