Cina, nuovo sistema operativo di Stato

Dopo aver bloccato Windows 8 per i computer governativi, il Paese si prepara a lanciare un nuovo programma per competere con i giganti Microsoft, Google e Apple. In arrivo anche per dispositivi mobili

La Cina si avvia all’autarchia informatica: basta ai sistemi operativi Windows, iOS e Android, al via la progettazione di un programma finanziato dallo Stato. La notizia, riportata dall’agenzia cinese Xinhua e da altre fonti internazionali, arriva dopo un reportage di alcune settimane fa trasmesso dalla China Central Television. Il servizio, trascritto e pubblicato dal Wall Street Journal, riferisce che Microsoft attraverso il suo Windows 8 raccoglierebbe dati sensibili delle società cinesi.

«È facile per i fornitori di sistemi operativi ottenere vari tipi di dati sensibili sugli utenti» afferma Ni Guangnan, eminente voce del settore IT cinese e accademico della Chinese Academy of Engineering.

Inoltre l’esperto aggiunge, «possono scoprire la tua identità, le tue informazioni di account, la lista dei tuoi contatti e il tuo numero di telefono. Con tutte queste informazioni insieme, utilizzando la big data analysis, si possono conoscere le condizioni e le attività della nostra società e dell’economia nazionale. I numeri sarebbero più precisi e aggiornati più di quelli rilevati dal nostro Ente Statistico nazionale».

Per questo motivo Guangnan, come ha dichiarato all’agenzia Xinhua, auspica di lanciare entro ottobre un sistema operativo per pc desktop totalmente sviluppato in Cina e supportato dal Governo.

Se l’iniziativa avesse successo, entro due anni la Cina potrebbe rimpiazzare gli OS stranieri con il proprio sistema. In cantiere vi sarebbe anche un sistema operativo mobile, per il quale, tuttavia, si prevedono circa quattro anni di programmazione e ricerca.

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