Il 61% delle aziende italiane è pronto per l’intelligenza artificiale

Per i nostri manager le innovazioni tecnologiche aiutano a semplificare il lavoro, aumentare l’efficienza e la produttività, supportare le persone

Solo l’11% delle nostre imprese si dichiara contrario a introdurre robot e sistemi di intelligenza artificiale nelle proprie organizzazioni. Il 61%, invece, è pronto e disponibile ad aprirsi alle innovazioni tecnologiche. Essenzialmente per tre ragioni: innanzitutto per semplificare il lavoro, renderlo più sicuro e meno fatico (93% del campione). In secondo luogo, per aumentare l’efficienza e la produttività (90%). Infine, per raggiungere scoperte e risultati un tempo impensabili (85%). È quanto emerge dal primo rapporto AIDP-LABLAW 2018 a cura di DOXA su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro in Italia. Tuttavia, l’89% di aziende e manager è convinto che robot e IA non potranno mai sostituire del tutto le persone. A riprova di questa convinzione c’è anche il fatto che nel 56% delle imprese queste tecnologie sono state impiegate solo come un supporto e un’estensione delle attività umane e non in loro sostituzione.

I vantaggi creati da intelligenza artificiale e robot

Le aziende che hanno già sperimentato sistemi di intelligenza artificiale e robot riferiscono che due dei vantaggi principali ottenuti grazie al ricorso alla tecnologia sono stati una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro in entrata e in uscita (38%) e la riorganizzazione degli spazi di lavoro/uffici (35%). Fra i benefici riscontrati anche la promozione di servizi di benessere e welfare per i lavoratori (31%); il lavoro a distanza e smart working (26%) e la riduzione dell’orario di lavoro (22%). Le aziende che non si sono ancora aperte a queste innovazioni, invece, tendono a “sovrastimare” una serie di conseguenze negative, smentite nei fatti dalla pratica delle aziende robotizzate.

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