Apple, l’anteprima del nuovo Os Sierra

MacOs 12 cambia a partire dal nome. Nel segno del concetto di Continuity

Efficienza e integrazione tra dispositivi. Sono queste le parole d’ordine che caratterizzeranno macOS 12 Sierra, il nuovo sistema operativo targato Apple, che vuole prendere le distanze dagli Os che l’hanno preceduto sin dal nome: è infatti finita l’era degli OS X.

SIERRA. Restiamo in California e nella sua Sierra, dunque, ma lasciandoci indietro gli anni duemila e il “dieci” in numeri romani che segnò il passaggio dal vecchio Mac Os 9 alle versioni rinnovate; il 12 Os di Apple, presentato in anteprima alla WWDC, la conferenza degli sviluppatori della Mela, saluta il futuro strizzando l’occhio al mobile, la tecnologia che ha veramente rivoluzionato l’uso dei sistemi informatici negli ultimi anni. Sierra, infatti, porterà ai massimi livelli la “conversazione” fra le quattro facce dei sistemi operativi Apple (Mac, iPhone, iPad e Apple Watch), che insieme costruiranno un vero e proprio ecosistema basato sul concetto di Continuity.

CONTINUITY. In pratica, la continuità fra i diversi Os verrà mantenuta fino a permettere all’utente di lavorare su differenti processi passando tranquillamente da un device all’altro. Con Sierra, infatti, si potrà ad esempio rispondere su iPad a una chiamata ricevuta su iPhone, o scrivere sul proprio cellulare Apple una mail cominciata sul Mac. Ma sono tantissimi gli esempi di integrazione portati all’anteprima: Apple Watch, per esempio, potrà aiutare il suo proprietario sbloccando in automatico il Mac semplicemente avvicinandosi ad esso; ancora più interessante la funzione che permetterà agli utenti di scrivere appunti su un qualsiasi dispositivo della Mela e trasportarlo inalterato su Sierra, e viceversa: si chiamerà Universal Clipboard.

CLOUD. A migliorare ancor di più la “continuità” interverrà anche iCloud, che interverrà nella sincronizzazione fra desktop e mobile, e permetterà di trasportare la Scrivania su iPhone e iPad e mantenere così i file sempre aggiornati in tempo reale. iCloud diventerà anche uno strumento utilissimo per tenere in orine il proprio Mac: si potrà decidere di utilizzarlo per “svuotare” la memoria del computer dai file più vecchi, dato che la piattaforma provvederà da sola a spostarli nel cloud, cancellandoli dal disco senza però perderli per sempre; il tutto accedendo al nuovo pannello di controllo dedicato all’ottimizzazione dello spazio sulle Preferenze.

APPLICAZIONI. MacOs Sierra, oltre ad essere capace di lavorare in sinergia con i dispositivi mobili, dimostra una certa adattabilità anche per quanto riguarda l’utilizzo delle applicazioni: tutte quelle in uso sul Mac (anche quelle non targate Apple), infatti, saranno compatibili con la riorganizzazione in finestre separate. Arrivano anche delle nuove applicazioni, sempre tese a disegnare le performance della macchina sulle esigenze dell’utente: per esempio, Picture in Picture, ispirato a una funzione di iPad, permetterà di manipolare le finestre di riproduzione dei video scegliendone le dimensioni, e di lavorare contemporaneamente su molte finestre mantenendo il controllo su tutte. Sono in arrivo anche degli aggiornamenti per le app Foto, Musica e Mappe.

SIRI SUPERSTAR. Ma la vera superstar di Sierra sarà Siri: indispensabile assistente per i possessori di iPhone e iPad, ora debutta anche su Mac, ed è più intelligente e performante che mai. E ora ha anche una “faccia”: sarà infatti presente sulla Scrivania con un riquadro percorso da onde colorate, dove verranno di volta in volta trascritti i comandi impartiti. Siri rappresenterà un grande passo avanti nell’uso del Mac: sarà in grado di svolgere più compiti contemporaneamente, da quelli più semplici (navigare in Internet, scrivere mail o avviare app), a molti altri decisamente più complessi, portando ai massimi livelli il concetto di aiutante virtuale.

DEBUTTO IN AUTUNNO. Per provare MacOs 12 Sierra, gli utenti dovranno aspettare ancora qualche mese: per ora è stata rilasciata solo la versione beta, a disposizione degli sviluppatori; a luglio, invece, verrà rilasciata un’altra beta aperta al pubblico. Il debutto ufficiale di Sierra sarà probabilmente in autunno, installato sui MacBook Pro di nuova generazione; potranno decidere di aggiornare il proprio sistema operativo anche i possessori di iMac e MacBook “nati” non prima del 2009, e chi ha a disposizione un MacBook Pro, MacBook Air, Mac mini e Mac Pro da non prima del 2010.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata