Vodafone-Tim, intesa per accelerare sulla rete mobile 5G

Le due società hanno firmato un memorandum d’intesa per lo sviluppo della tecnologia in una partnership di condivisione delle rispettive infrastrutture

Nasce una partnership tra Vodafone e Tim. L’obiettivo? Accelerare l’adozione della rete mobile 5G e migliorare il servizio agli utenti. Al momento, in realtà, non c’è ancora nulla di certo: per ora, infatti, è stato firmato solo un memorandum d’intesa non vincolante. Tuttavia, le basi per una partnership effettiva sono state gettate. Con tutta probabilità, il primo passo sarà la condivisione della rete attiva, attraverso un accordo preciso che consentirebbe uno sviluppo congiunto dell’infrastruttura 5G (con installazione congiunta degli apparati attivi 5G delle due compagnie nel Paese). In questo modo si potrebbe implementare la tecnologia 5G su un’area geografica più ampia e a un costo inferiore. Per supportare la condivisione attiva della rete 5G, Tim e Vodafone potrebbero anche decidere di attuare una condivisione degli apparati attivi delle rispettive reti 4G esistenti.

Cosa prevede l’accordo Vodafone-Tim

L’intesa preliminare tra Vodafone e Tim prevede un’estensione dell’attuale accordo di condivisione delle loro infrastrutture passive di rete. L’idea è di passare dagli attuali 10.000 siti (circa il 45% del totale delle torri delle due società) a una copertura su base nazionale, in modo da accelerare e rafforzare lo sviluppo della tecnologia 5G e utilizzare in modo più efficiente l’infrastruttura di rete, sia in zone urbane sia in aree rurali. Nel dettaglio, si valuterà la fattibilità di un’aggregazione in una sola entità delle rispettive torri di trasmissione in Italia, unendo le infrastrutture passive di rete di Vodafone con quelle di Infrastrutture Wireless Italiane (“Inwit”), società quotata in borsa e controllata al 60% da Tim. Le due società hanno iniziato a intavolare una trattativa anche per adeguare le rispettive reti di trasmissione mobile, attraverso l’utilizzo di cavi in fibra ottica a più alta capacità (“Fiber-to-the-Site” o “backhauling”). Lo scopo è permettere ai clienti di trarre vantaggio dalle nuove caratteristiche del 5G, come la maggiore velocità e la bassa latenza.

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