Veste internazionale per il Forum della comunicazione 2012

Il 5 giugno torna al Palazzo dei congressi di Roma l’evento targato Comunicazione italiana. Con due novità: un profilo più internazionale e l’opportunità di incontri one-to-one con i decision maker

Il Forum della comunicazione compie cinque anni. Tempo di procedere con un upgrade, hanno pensato gli organizzatori, che per questa edizione hanno puntato all’internazionalizzazione, sia sul fronte degli speaker che dei temi, in vista di un vero e proprio World communication forum in programma per il 2013. «Il Forum è divenuto, negli anni, il principale evento della comunicazione d’impresa e istituzionale», commenta Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione italiana. «I tempi erano quindi maturi per guardare fuori dall’Italia, soprattutto considerando il momento di crisi economica che stiamo vivendo e che non riguarda solo il nostro Paese, ma gran parte del mondo. In quest’ottica stiamo collaborando con le istituzioni italiane preposte all’internazionalizzazione (l’Enit per esempio), con associazioni di categoria della comunicazione e delle relazioni pubbliche dei Paesi stranieri – dalla Spagna alla Malesia – e diverse ambasciate, tra cui quella cinese, che ci ha già confermato la presenza dell’ambasciatore in prima persona e l’organizzazione di un workshop tematico proprio sullo sviluppo del business tra Italia e Cina».

L’EVENTO IN BREVE

L’appuntamento è per il 5 giugno al Palazzo dei congressi di Roma con circa 140 speaker, tra cui l’ambasciatore cinese in Italia, Ding Wei, il responsabile della comunicazione di Expo 2015, Roberto Arditti, e i direttori della comunicazione di numerose multinazionali e istituzioni. Due gli appuntamenti di spicco: la plenaria di apertura “Welcome to the reputation economy”, dedicata all’importanza della reputazione personale, aziendale e istituzionale per l’economia, e la plenaria di chiusura “Engage in a digital connected world”, incentrata sul concetto delle smart city. www.forumcomunicazione.it

L’altra novità importante secondo Cataldi, farà la differenza «tra una partecipazione “solo” di ispirazione, di contenuto a una che possa concretamente far sviluppare il business» e si chiama Business matching program. È un nuovo format rivolto ai top manager e ai sales director del mondo dei servizi di comunicazione, marketing e gestione delle risorse umane e prevede, accanto alle diverse sessioni collettive in programma, l’organizzazione di incontri one-to-one riservati di 15 minuti, a porte chiuse con i protagonisti della comunicazione d’impresa e istituzionale del panorama nazionale e internazionale. «Si tratterà di circa 140 decision maker, che saranno in gran parte anche speaker di questa edizione», precisa il patron di Comunicazione italiana. «Sarà un importante passo avanti nel raggiungimento della nostra mission, ossia essere un facilitatore di relazioni di business». Ed è proprio sullo sviluppo del business che si concentra quest’anno il Forum, non potendo certo ignorare la difficile situazione economica. Per questo è stata scelta la campagna “La comunicazione può fare molto per l’economia”, che anticipa un po’ quello che sarà il tema centrale della manifestazione. «È un concetto sempre valido», precisa Cataldi, «ma quest’anno, in particolar modo, vogliamo dire che la comunicazione effettivamente può contribuire in modo rilevante alla ripresa dell’economia, in Italia e nel mondo, e analizzare quali rapporti ci sono tra questi due campi».

DINNER NIGHT

In aggiunta agli appuntamenti lavorativi, la sera del 4 giugno ritornerà l’ormai tradizionale Galà della comunicazione, ma con un cambiamento rilevante: da uno spettacolo tout court a una cena con intrattenimento riservata ai partner di Comunicazione italiana. «Abbiamo pensato di focalizzarci sul B2B e rendere ancor più proficua la partecipazione per i nostri partner», commenta Cataldi. «Abbiamo quindi abbandonato la location più propriamente “teatrale” del Parco della musica per un’esperienza più raccolta, dedicata solo ai nostri circa 200 partner».

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