Tapestry acquista Capri per 8,5 miliardi di dollari: è nato un nuovo gigante del lusso

Il gruppo americano che controlla Coach ha rilevato la holding alla quale fanno capo i marchi Michael Kors, Versace e Jimmy Choo

Scossone nel mondo della moda americano e non solo: stando a quanto riportato da agenzie di stampa internazionali, il gruppo Tapestry ha messo mano al portafoglio e fatto una sua mossa destinata a cambiare il panorama globale del settore e i suoi equilibri.

La multinazionale del lusso statunitense, che controlla già marchi come Coach e Kate Spade, ha infatti acquistato per 8,5 miliardi di dollari la Capri Holdings, precedentemente nota come Michael Kors Holdings Limited. In un colpo solo, Tapestry si assicura non solo il brand di lusso Michael Kors, ma anche Jimmy Choo (marchio acquistato nel 2017 per 897 milioni di sterline) e soprattutto Versace, rilevato a settembre 2018.

Tutti questi nomi (ai quali va aggiunto anche il marchio Stuart Weitzman) vanno così a comporre un unico gigante del lusso dal valore complessivo che si aggira tra i 12 e 14 miliardi di dollari. In questo modo, Tapestry punta a farsi sotto rispetto a rivali europei come LVMH (proprietaria di oltre 70 marchi tra cui Dior, Bulgari, TAG Heuer, Moët & Chandon, Hennessy e Sephora) e Kering (ai quali fanno riferimento Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga e molti altri).

Viene riportato che la valutazione delle azioni di Capri Holdings è stata valutata 57 dollari l’una e che il prezzo finale di 8,5 miliardi di dollari comprende anche i debiti pregressi. Per ottenerli, Tapestry avrebbe usufruito di un prestito ponte da parte della Bank of America e Morgan Stanley. L’intenzione del gruppo, ora, è quello di realizzare 200 milioni di dollari di sinergie nei prossimi 3 anni, intervenendo sui costi operativi e sull’efficenza della catena di distribuzione.

L’amministratore delegato di Tapestry, Joanne Crevoiserat, ha commentato così l’affare in una dichiarazione ripresa da numerose fonti estere tra cui Fobes: «Abbiamo creato una piattaforma di coinvolgimento dei consumatori dinamica e basata sui dati, promuovendo innovazione, agilità e solidi risultati finanziari. Da questa posizione di forza, siamo pronti a sfruttare i nostri vantaggi competitivi attraverso un portafoglio più ampio di marchi. La combinazione di Coach, Kate Spade, Stuart Weitzman, Versace, Jimmy Choo e Michael Kors crea una nuova potente casa del lusso globale e sblocca opportunità uniche per generare valore aggiunto per i nostri consumatori, i nostri dipendenti e gli azionisti di tutto il mondo».

John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, ha invece definito l’operazione «una testimonianza di tutti i risultati raggiunti dai nostri team. Unendoci a Tapestry, avremo maggiori risorse e capacità per accelerare l’espansione della nostra portata globale, preservando il dna unico dei nostri marchi».

Come prevedibile, la notizia ha fatto impennare il titolo a Wall Street: nel pre mercato quelli di Capri Holdings sono passati da 34,61 dollari per azione alla chiusura di ieri ai 55 dollari di oggi (+59%), mentre le azioni di Tapestry sono calate circa del 3,5%. Con questo accordo, Tapestry diventa la quarta più grande compagnia del lusso nel mondo, con una fetta di mercato che si aggira attorno al 5,1% – mentre negli States sarà la seconda dopo LVMH.

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