Saes Getters lancia RedZone: il programma per start up early stage

Il progetto di Saes - che già vanta collaborazioni con il Poli Hub - offrirà finanziamenti, laboratori e personale qualificato per portare prodotti innovativi sul mercato

RedZone-by-Saes

Si chiama RedZone ed è il nuovo programma lanciato da Saes Getters, multinazionale italiana con oltre 80 anni di storia nella scienza dei materiali, che hanno trovato applicazione in strumenti di uso quotidiano come radio, Tv, lampade, ma anche in acceleratori di particelle, strumenti medicali e imballaggi compostabili.

L’iniziativa progettata dall’azienda, che già vanta collaborazioni con il Poli Hub, punta ad affiancare le start up più meritevoli e fornire loro strumenti operativi, organizzativi e finanziari per trasformare i progetti più innovativi in prodotti ad alto valore aggiunto.

Come partecipare alla call per start up di RedZone

Appena presentato, il programma si rivolge a start up early stage a forte contenuto innovativo e tecnologico con soluzioni che rispondano a necessità di mercato conclamate e dalla potenziale scalabilità economica e industriale. La soluzione proposta dovrà ricadere nelle aree tematiche del bando in corso:

  • soluzioni per la cosmetica, nutraceutica e cosmeceutica
  • soluzioni per il packaging intelligente e attivo
  • sensori basati su materiali e componenti chimici attivi
  • additivi funzionali
  • materiali naturali, biodegradabili, bioispirati e biomimetici

L’affiancamento alle start up selezionate

Nel corso di un anno, le start up selezionato avranno l’obiettivo di realizzare dapprima un Proof of Concept per dimostrare la fattibilità tecnologica della soluzione e in seguito un Launchable MVP in collaborazione con Saes per portare il prodotto sul mercato. Nel contempo la start up continuerà il proprio percorso di crescita andando a definire il modello di business, gestendo il team e cercando clienti nei mercati di riferimento.

Per supportare le attività delle start up, RedZone mette a disposizione fino a 400 ore di accesso ai laboratori di Saes, 30 ore di servizi con gli esperti interni e 105 mila euro di contributo per sostenere le attività relative al progetto. Inoltre, vengono destinati alle start up degli uffici privati, l’accesso ai servizi aziendali come la mensa e il parcheggio, nonché il supporto relativo alle attività di marketing e l’accesso al network di partner, clienti e investitori.

L’obiettivo finale è quello di siglare un accordo esteso e personalizzato vantaggioso per entrambi gli attori, quale un accordo di fornitura esclusivo, la possibilità di produrre conto terzi, la formazione di un nuovo brand o di una nuova joint venture, l’investimento in capitale o altre formule.


Articolo aggiornato il 28 aprile alle ore 16.45

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