Netflix, Prime Video, Disney+ e…: lo svod è un affare americano

Il mercato statunitense pesa per il 43% sul mercato globale, seguito da quello cinese che vale il 17%

Americani a tutto svod. Secondo l’ultimo forecast della divisione tv e media strategy di Strategy Analytics, il “Global Svod Forecast”, by Service (2010-2025) nel 2019 la spesa globale in svod (subscription video on demand) è risultata pari a 53,34 miliardi di dollari. Di questi, il 43% è stata realizzata dagli Usa, seguito dal 17% in Cina, 4% in Germania e Uk. Nel complesso, 10 Paesi detengono l’81% della spesa consumatori Svod (Usa, Cina, Germania, Uk, Canada, Francia, Brasile, Giappone, Messico e Spagna).

Entro il 2025 la spesa globale per i servizi Svod crescerà a quota 102,86 miliardi di dollari, con gli Usa a quota 44%, seguiti dalla Cina (15%) e Germania (5%). Secondo i ricercatori, gli Stati Uniti sono più propensi a sottoscrivere abbonamenti on demand: nel 2019, infatti, il 74% degli utenti americani ha sottoscritto uno o più servizi svod, contro il 32% della media globale. Eppure, tali servizi tendono a essere più costosi negli Usa che in altri Paesi: se in media la spesa mondiale per questi servizi ammonta a 6,24 dollari, negli Usa la spesa è di 10,22, superiore quindi del 63%.

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