Lo Spread Btp-Bund scende ai minimi dal 2022

Nella seduta di ieri il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi ha sorriso al Tesoro

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Scende ancora il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi, ancora oggi il barometro principale per misurare la tensione dei mercati attorno ai Btp. Nella giornata di ieri, martedì 5 marzo 2024, lo spread è sceso sotto i 140 punti base (138).

SI tratta del minimo storico da gennaio 2022 ed è stato accolto come un ottimo segnale, unito al rialzo di +0,71% di Piazza Affari registrato ieri, valore più alto dal 2008. Il Sole 24 Ore evidenzia che il dato riflette un ritorno di interesse nei confronti dell’Italia da parte di investitori stranieri e una notizia ancora più positiva per il Tesoro.

Il rendimento del decennale italiano è sceso al 3.7% (-10 punti base) e a 3.42% sulla scadenza a due anni. Il rincaro, viene sottolineato, è legato soprattutto alle attese sui tagli che la Bce potrebbe effettuare entro fine 2024. Dopo il picco del 2023 a 3.76%, il costo dell’emissione dei titoli di Stato italiani continua a faticare a ridursi e dopo essere sceso a 3.53% a gennaio è risalito a causa dei rincari di febbraio.

Lo spread con i bund si è ridotto anche per altri Paesi europei, dalla Francia alla Spagna, passando per Portogallo e Grecia. L’Italia ha registrato però la riduzione più significativa (-28 a 139 punti base) non in termini relativi ma assoluti. Responsabilità nel restringimento vengono addossate anche alla Germania in recessione e, viene sottolineato, additata come “il malato d’Europa” di questo ultimo periodo.

“Gli spread potrebbero continuare a registrare buoni risultati grazie a vari fattori, tra cui l’atteggiamento positivo delle agenzie di rating, una crescita del Pil superiore alle attese e le aspettative che i futuri debiti fiscali saranno limitati dal Patto di stabilità e crescita dell’Ue” è il parere di Mauro Valle, Responsabile reddito fisso per Generali Am ripreso dal Sole 24 Ore. “La ricerca di rendimento – viene aggiunto da Dws – sembra destinata a continuare a sostenere i titoli di Stato italiani”.

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