L’impatto economico della pandemia? Come due guerre mondiali

La riflessione del premio Nobel per l’Economia, Thomas J. Sargent, durante una lectio magistralis tenuta alla Luiss

Thomas-J-SargentPhoto by William Thomas Cain/Getty Images

Il premio Nobel per l’Economia del 2011 Thomas J. Sargent, un luminare di macroeconomia ed econometria ha tenuto ieri all’università Luiss di Roma una lectio magistralis dal titolo Debt and Taxes in the United States: 1776-2024. Durante il suo intervento, il professore, autore della Macroeconomic Theory pubblicata nel 1979, ha paragonato l’impatto della pandemia di Covid sul debito pubblico a quello di ben due guerre mondiali. La lectio magistralis di Sargent, aperta dal presidente della Luiss Luigi Gubitosi, è stato il primo di una serie di incontri con i premi Nobel di diverse discipline, che proseguirà nei prossimi mesi.

Dopo la Prima guerra mondiale, ha osservato l’economista, “le dimensioni del bilancio del governo federale americano sono diventate più grandi in modo permanente: sono cresciute durante la guerra, ma poi non sono mai tornate allo stesso livello di prima”. Con la Seconda guerra mondiale “accade la stessa cosa: un incremento nelle spese del governo e una componente permanente che si mantiene”.

Una dinamica simile a quella della pandemia. Anche con il Covid “sembra esserci un’altra componente permanente”, ha evidenziato Sargent che, nel proseguire il raffronto, ha poi messo in evidenza due elementi: lo shock dell’offerta di lavoro, verificatasi sia nelle due guerre mondiali sia con il lockdown, e il trend di crescita dei prezzi con l’inflazione che ha favorito per un certo periodo a ridurre l’indebitamento pubblico.

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