Frequenze 4G, superato il tetto dei 2,5 miliardi di euro

Ben 31 i rilanci di giornata. Nel mirino dei quattro partecipanti all’asta - Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G – sempre la banda a 800 Mhz. Si prosegue oggi

Prosegue senza sosta l’asta per l’assegnazione delle frequenze 4G, ovvero quelle utili all’implementazione dei servizi evolutivi per la connettività mobile. Anche ieri, seconda giornata d’asta, i quattro operatori telefonici in gara – Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G – sono stati protagonisti di ripetuti rilanci. In tutto 31, soprattutto per i blocchi di frequenze in banda 800, ma anche per quelle in 2600. In un solo giorno incrementi per 144 milioni di euro, che aggiunti ai rilanci da 59 milioni del primo giorno d’asta, portano l’importo totale di incasso a sfondare il tetto dei 2,5 miliardi di euro (per la precisione 2.506.575.874 euro), superando così l’importo previsto dalla legge di stabilità, anche se l’obiettivo dichiarato del governo (e del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani) è raggiungere quota 3,1 miliardi. Ancora nessun interesse per il lotto degli 800 Mhz, quello della possibile interferenza con il digitale terrestre di La7. Ma la gara non è ancora conclusa, continua oggi ancora una volta presso gli uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

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