Franchising in Italia: il comparto supera i 30,9 miliardi di euro

Continuano le buone performance del settore, analizzato dal Rapporto Assofranchising Italia 2023. Stabili le insegne operative nella Penisola, crescono i punti vendita e gli occupati

Franchising in Italia© Nuthawut Somsuk/iStockPhoto

Nonostante un 2022 caratterizzato da alti tassi di interesse e da un mancato allentamento della pressione inflazionistica, prosegue la crescita del comparto del franchising in Italia. È lo scenario fotografato dal Rapporto Assofranchising Italia 2023 – Strutture, Tendenze e Scenari curato dal centro studi di Nomisma.

I numeri del franchising in Italia

In base al report, lo scorso anno il settore ha aumentato il giro d’affari e degli occupati, che hanno raggiunto quota 252.848 (+6,2% sul 2021). Il fatturato ha superato quota 30,9 miliardi di euro (+7,1%), grazie anche a un aumento dei punti vendita in franchising, che a fine 2022 aveva raggiunto quota 61.162 (+2,2%).

Rimangono stabili le insegne operative in Italia (954), dopo la contrazione avvenuta nel 2020 (-103) e la crescita nel 2021 (+78). Una stabilità che deriva da una forte dinamicità che ha visto la cessazione di alcune insegne nell’ambito dell’abbigliamento per bambini e bar-gelateria e parallelamente la crescita di nuove insegne nell’ambito ristorazione, casa e servizi.

Considerando i settori merceologici più performanti al primo posto si trova la Gdo che, con un giro d’affari che supera gli 11 miliardi di euro, incide per il 37% sul fatturato complessivo del franchising. In seconda posizione il comparto abbigliamento (oltre i 7,5 miliardi di fatturato), e a seguire i servizi (4,5 miliardi di fatturato); la ristorazione in franchising supera invece i 3,2 miliardi di fatturato.

I trend del settore

La fotografia offerta da Nomisma pone l’accento anche sul futuro del settore. Nel 2023 si prospettano segnali di rallentamento legati al perdurare della spinta inflazionistica e ai suoi effetti sul reddito disponibile delle famiglie. Si stima una previsione di aumento del fatturato nell’ordine del 3%, con un tasso di crescita più contenuto rispetto all’anno precedente.

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