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Business

Swatch e Tiffany, scocca l’ora del divorzio

Bruscamente interrotto il contratto di collaborazione. Il gruppo elvetico accusa la controparte di aver impedito lo sviluppo del business. Il gioielliere newyorkese replica: è colpa della cattiva condotta di Swatch

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È durata meno di un triennio l’alleanza tra Swatch e Tiffany. Siglata a fine 2007, l’intesa avrebbe dovuto, attraverso la creazione di Tiffany Watch Co. Ltd (società controllata al 100% da Swatch), provvedere allo sviluppo, alla produzione e alla distribuzione mondiale di orologi a marchio Tiffany. L’accordo si focalizzava su un progetto retail ad hoc, che prevedeva l’apertura di insegne Tiffany & Co., dedicate agli orologi e gestite direttamente dal gruppo Swatch.

Un’alleanza strategica, la cui durata prevista era di 20 anni (rinnovabili per altri 10), ma che oggi finisce tra le polemiche. I due ex-alleati, infatti, si rimbalzano le accuse. Se per Swatch Group la fine della partnership è imputabile alla «grave violazione delle relazioni contrattuali di Tiffany & Co.», e ai «sistematici sforzi dell’azienda di bloccare e ritardare lo sviluppo del business»; per il gioielliere newyorkese «fin dal principio è stato chiaro che Swatch non avrebbe onorato i termini dell’accordo». Non solo, secondo Tiffany «nonostante le rassicurazioni» gli svizzeri non avrebbero «fornito una distribuzione adeguata degli orologi Tiffany & Co., non garantendo crescita dei ricavi». Swatch Group e Tiffany Watch Co. Ltd. hanno anche annunciato l’intenzione di chiedere i danni a Tiffany & Co. New York per il mancato sviluppo del business.

Credits Images:

Un modello della Tiffany Watch Co.