Ops Mps-Mediobanca al via, dopo l’ok della Bce

Ops Mps-Mediobanca al via, dopo l’ok della Bce: tempi ed ostacoli© Shutterstock

Se non sorgono impedimenti di sorta, l’Ops Mps-Mediobanca  è pronta a partire dall’8 al 15 luglio 2025, dopo avere ottenuto l’ok da parte della Bce, la Banca centrale europea. È previsto poi che si concluda entro il mese di agosto. Secondo la normativa, il periodo di adesione potrebbe durare dalle due alle cinque settimane, Va considerato, oltretutto, che il bilancio semestrale di Monte dei Paschi è attesa per il 5 di agosto.

Nello specifico, la vigilanza avrebbe dato un primo parere favorevole tramite un procedura scritta del Consiglio, ma ora la palla passa al consiglio direttivo dell’istituto che dovrebbe pronunciarsi entro il 27 giugno. Si attende l’autorizzazione formale per inviare il prospetto informativo alla Consob, che avrà cinque giorni per esaminarlo e dare il via libera all’operazione.

Al vaglio delle autorità competenti c’è la soglia minima che Mps potrà raggiungere in Mediobanca. L’istituto bancario ha ribadito di puntare ad almeno il 66,67% del capitale. Tuttavia pare che questa quota possa essere flessibile, anche se non è stata formalizzata alcuna soglia minima alternativa.

L’ipotesi di aggiotaggio e l’inchiesta

L’Ops Mps-Mediobanca è stata approvata dopo una prima analisi della Bce. Si tratta di un’operazione cominciata con la vendita, a novembre 2024, di una quota della banca da parte del Tesoro a un gruppo di investitori italiani. Fra questi c’erano anche le famiglie Del Vecchio e Caltagirone, già azionisti di rilievo di Mediobanca. 

Ecco allora che si è interessata della faccenda la Procura di Milano. Ha avviato un’indagine per stabilire se sia stato commesso o meno il reato di aggiotaggio. Intanto la Commissione Europea sta esaminando il collocamento rispetto alla normativa sugli aiuti di Stato concessi a Mps.

“La vendita di Siena in Italia scatena l’attenzione dell’Ue dopo che gli investitori globali sono rimasti in disparte, ribadisce con fermezza che il collocamento è stato condotto in modo corretto e trasparente, nel rispetto delle norme e delle prassi che regolano tali operazioni”, ha dichiarato Banca Akros, la controllata di Banco Bpm che si è occupata del collocamento del 15% di Monte dei Paschi.

Dal punto di vista industriale, l’acquisizione di Mediobanca darebbe la possibilità a Mps di rafforzarsi in diversi settori. Del risparmio gestito alla consulenza finanziaria e all’investment banking. Aree di eccellenza di Piazzetta Cuccia.

Il concambio offerto da Monte dei Paschi considera  uno sconto del 7,3% rispetto al valore di borsa della target. Quindi, per azzerare lo sconto, l’istituto dovrebbe offrire più di 1,2 miliardi in contanti e altri 2,5 miliardi per introdurre un premio del 15%. Sinora il Mps ha escluso un rilancio.

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