Una foto di Piazzetta Cuccia, ingresso della sede di Mediobanca a MilanoCon una mossa a sorpresa, il Consiglio di amministrazione di Mediobanca ha deciso di rinviare al 25 settembre l’assemblea straordinaria prevista per autorizzare l’offerta pubblica su Banca Generali. Una scelta arrivata in sede straordinaria e non priva di frizioni interne: il voto ha visto contrario Sandro Panizza e astenuta Sabrina Pucci, i due consiglieri espressione del Gruppo Delfin.
La motivazione ufficiale del rinvio, si legge sui quotidiani di oggi, è legata alla posizione di Assicurazioni Generali, che solo il 12 giugno ha comunicato di aver avviato un processo di analisi sulla proposta di Mediobanca, con particolare attenzione agli aspetti commerciali, economici e di creazione di valore. Una valutazione considerata essenziale da molti soci, soprattutto da quelli presenti in entrambi gli azionariati – Mediobanca e Generali – per poter esprimere un voto informato e responsabile in assemblea.
Troppe incognite e pochi consensi: l’assemblea di Mediobanca non si fa
In particolare, alcuni stakeholder hanno sottolineato che l’adesione di Generali all’operazione è fondamentale per il buon esito dell’Ops, dato che il Leone detiene oltre il 50% di Banca Generali, mentre la soglia minima per rendere valida l’offerta è stata fissata al 50% più un’azione. La posizione di Mediobanca resta chiara: l’istituto ritiene l’offerta ancora valida e conferma l’intenzione di concluderla entro settembre-ottobre. Tuttavia, sarà necessario prima conoscere l’orientamento di Generali, a cui spetta ora – nei fatti – un ruolo determinante. Un passaggio delicato che, nelle intenzioni di Piazzetta Cuccia, dovrebbe garantire maggiore trasparenza verso il mercato, le autorità e la controparte stessa.
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