Italia declassata, i motivi del downgrade

Rischio default “remoto”, ma “incertezze economiche e politiche” mettono a rischio gli obiettivi di un economica caratterizzata da “debolezze strutturali”. Le reazioni dall’Italia

A meno di due settimane dal giudizio di Standard&Poor’s, un nuovo declassamento mina la stabilità dell’economica italiana. Da poche ore, infatti l’agenzia di rating Moody’s ha declassato da Aa2 ad A2 il giudizio sull’Italia, con outlook (previsione futura), negativo. Secondo l’agenzia di rating le “incertezze economiche e politiche” dell’Italia mettono a rischio gli obiettivi di risanamento di bilancio. “C’è una crescente incertezza per il governo nel raggiungere gli obiettivi di consolidamento di bilancio – ha spiegato Moody’s – Più della metà delle misure di consolidamento sono basate sulla crescita delle entrate, i piani sono vulnerabili per l’elevato livello di incertezza intorno alla crescita economica in Italia e ovunque nella Ue”. Oltre alla difficoltà che il governo – causa consenso politico – potrebbe incontrare nei tagli alla spesa Mood’y porta l’attenzione a un’economia italiana che continua ad essere caratterizzata da “debolezze strutturali”, ostacoli alla crescita “che non possono essere rimossi velocemente” e che rendono il Paese più “suscettibile” agli shock finanziari. Default?. L’agenzia, però, precisa che il “rischio di default è remoto”, ma “la vulnerabilità è aumentata”. Non mancano, inoltre, giudizi positivi come la “mancanza di significativi squilibri nell’economia o di forti pressioni sui bilanci del settore finanziario privato e non privato, così come le azioni intraprese dal governo dopo l’estate”.I commenti. Le reazioni non si sono fatti attendere e se da palazzo Chigi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi conferma la linea del governo approvata dall’Europa l’opposizione sottolinea la nuova mancanza di fiducia da parte dei mercati. L’imprenditore Diego della Valle – che attraverso la stampa si era scagliato nei giorni scorsi contro la politica – chiede una nuova squadra di governo per reagire, mentre il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, sottolinea nuovamente la necessità di attuare “misure per la crescita”, una posizione espressa anche dal ministro degli Esteri Franco Frattini: “Ora dobbiamo lavorare sulla mancata crescita e creare le condizioni per la crescita”.

Moody’s, da un secolo l’occhio sull’economia internazionale

I PRINCIPALI RATING DI MOODY’S AI PAESI

Italia: A2

Usa: AAA

Giappone: Aa3

Canada: AAA

Spagna: Aa2

Germania: AAA

Portogallo: Ba2 (junk)

Gran Bretagna: AAA

Irlanda: Ba1 (junk)

Francia: AAA

Grecia: Ca (un gradino sopra il default)

© Riproduzione riservata