Fallimento Burani, 139 azionisti si costituiscono parte civile

Nell’udienza del prossimo 17 gennaio i giudici valuteranno le richieste tra le quali compare anche quella del fondo Michelangelo

Sono 139 gli azionisti che questa mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo milanese a carico di Walter e Giovanni Burani relativo alla bancarotta di Bdh, di Mariella Burani Family Holding (Mbfh) e Mariella Burani Fashion Group (Mbfg). Tra gli azionisti che si sono presentati davanti ai giudici della terza sezione penale c’è anche il fondo Michelangelo. Sulle richieste si deciderà nella prossima udienza, fissata per il 17 gennaio 2011. Lo scorso ottobre nel procedimento sul crack del gruppo, era stato disposto il giudizio immediato per Walter Burani e per il figlio Giovanni, ex ad di Mbfg, accusati di bancarotta fraudolenta. Rimane intanto aperto un filone d’inchiesta in cui padre e figlio, insieme ad altre quattro persone tra cui Ettore Burani e altri ex manager del gruppo, sono indagati per aggiotaggio, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza e (eccetto Walter e Giovanni Burani) anche per concorso in bancarotta. Le indagini milanesi, coordinate dai pm Luigi Orsi e Mauro Clerici, lo scorso 28 luglio avevano portato in carcere Giovanni Burani, il quale da qualche giorno si trova agli arresti domiciliari, come il padre. Nelle indagini ancora aperte risultano indagati per concorso in bancarotta anche Valerio D’Urbano, ex direttore generale di Centrobanca, e Mario Boselli, presidente della banca corporate del gruppo Ubi e della Camera nazionale della moda.

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