Esm, cos’è e come funziona il Fondo salva Stati

Dopo il via libera della Corte costituzionale tedesca, il Meccanismo europeo di stabilità può finalmente entrare in vigore

L’Esm, acronimo di European Stability Mechanism (Meccanismo europeo di stabilità) viene più comunemente definito Fondo salva Stati. Si tratta di un fondo di stabilizzazione per i debiti sovrani approvato lo scorso luglio 2012 volto a fornire, su richiesta, assistenza finanziaria ai Paesi dell’Eurozona sotto vincoli di stretta condizionalità. Il voto della Corte costituzionale tedesca ha rimosso un ostacolo non indifferente: perché l’Esm entri in vigore, serve la ratifica di Stati membri che rappresentino il 90% degli impegni di capitale (la Germania, da sola conta per il 27,146%). L’Esm, spiega in un approfondimento l’agenzia Adnkronos, dall’ nasce dall’esperienza maturata con il primo fondo salva-Stati, l’Efsf (European Financial Stability Facility, Fondo europeo di stabilità finanziaria) creato nel maggio 2010. L’Efsf – la cui vita operativa cesserà il prossimo 30 giugno 2013 – ha una capacità di prestito di 440 miliardi di euro, di cui 292 già impegnati a favore di Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna (in questo caso solo a favore del settore bancario). Rispetto all’Efsf, che ha forma di società registrata in Lussemburgo, l’Esm è una organizzazione intergovernativa nel quadro del diritto pubblico internazionale, frutto di una apposita modifica all’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Il capitale sottoscritto dagli stati membri è di 700 miliardi di cui 80 da versare entro il 2014: per l’Italia la quota sottoscritta è di 125,39 miliardi mentre quella da versare è pari a 14,3 miliardi. La capacità effettiva di prestito dell’Esm è pari a 500 miliardi di euro, ma tale ammontare può essere rivisto ogni 5 anni. I prestiti verranno erogati ai Paesi in base a precise condizioni nel quadro di un programma di aggiustamento macroeconomico e di un’analisi di sostenibilità del debito pubblico effettuata dalla Commissione insieme al Fondo monetario internazionale e di concerto con la Banca centrale europea. Inoltre, l’Esm disporrà anche di una combinazione di capitale richiamabile impegnato e di garanzie degli Stati membri della zona euro per un importo totale di 620 miliardi di euro. Le decisioni potranno essere assunte a maggioranza qualificata dell’85% del capitale qualora Commissione e Bce segnalino la necessità di decisioni urgenti in caso di minaccia per la stabilità finanziaria ed economica della zona euro. Rispetto all’Efsf la gestione è affidata ai ministri delle Finanze dei paesi membri, sotto la supervisione del Commissario agli Affari Economici e del governatore della Bce.

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