Nel 2024 la ricchezza netta globale ha raggiunto i 512.000 miliardi di dollari, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. A trainare questa espansione sono stati soprattutto i mercati azionari, che hanno spinto gli asset finanziari a un nuovo massimo storico: 305.000 miliardi di dollari.
È quanto emerge dal Global Wealth Report 2025 di Boston Consulting Group (Bcg), che fotografa lo stato della ricchezza mondiale e analizza la sua evoluzione fino al 2029.
La classifica mondiale della ricchezza finanziaria
Secondo il report, laclassifica dei dieci Paesi più ricchi al mondo per patrimonio finanziario è guidata dagli Stati Uniti, seguiti da Cina, Giappone, Germania e Regno Unito. L’Italia si posiziona all’ottavo posto, con una ricchezza finanziaria complessiva pari a 6.900 miliardi di dollari, in lieve calo dell’1,1% rispetto al 2023.
Top 10 dei Paesi più ricchi nel 2024:
- Stati Uniti
- Cina
- Giappone
- Germania
- Regno Unito
- Canada
- Francia
- Italia
- Australia
- India
Nonostante la flessione, Bcg prevede per l’Italia un ritorno alla crescita, con un tasso annuo del 6,5% fino al 2029, quando la ricchezza finanziaria potrebbe raggiungere i 9.455 miliardi di dollari.
Chi detiene davvero la ricchezza in Italia
Uno dei dati più rilevanti riguarda la distribuzione della ricchezza finanziaria. Nel nostro Paese, il 48% del patrimonio finanziario è nelle mani dei milionari, ovvero 517.000 individui con almeno un milione di dollari di disponibilità finanziaria – meno dell’1% della popolazione italiana.
Ancora più ristretta la fascia degli Ultra-High Net Worth, ovvero coloro che superano i 100 milioni di dollari: sono 2.600 in totale.
A livello globale, questa concentrazione non è un’anomalia. Il trend mostra ovunque una crescente polarizzazione: mentre aumentano i milionari, diminuiscono i cosiddetti “mass”, ovvero gli individui con patrimoni inferiori ai 250 mila dollari. In Italia, la loro quota è destinata a ridursi del 5% nei prossimi anni, a favore delle fasce più ricche.
Dove investono gli italiani
Nel 2024, il 40% della ricchezza finanziaria italiana è allocata in azioni e fondi comuni, segno di una crescente propensione verso investimenti a maggior rendimento. Il resto si divide tra depositi e valute (25%), polizze vita e pensioni (18%) e obbligazioni (8%).
Questa ripartizione evidenzia una maggiore esposizione ai mercati rispetto alla media dell’Europa occidentale (32% in azioni). Entro il 2029, la componente azionaria italiana potrebbe salire fino al 43%, superando anche la media globale stimata al 42%.
Il futuro della ricchezza passa da Asia e innovazione
Se gli Stati Uniti restano il leader assoluto, sarà la regione Asia-Pacifico a guidare la crescita nei prossimi anni, con un tasso previsto del 9% annuo fino al 2029. Anche la ricchezza transfrontaliera è in forte espansione (+8,7% nel 2024), con Svizzera, Singapore e Hong Kong destinati ad assorbire oltre due terzi dei nuovi flussi globali.
Per i player del settore, la sfida sarà adattarsi a un mondo dove non basterà più cavalcare i mercati. Secondo BCG, a fare la differenza saranno investimenti in brand, tecnologie come la GenAI, uso avanzato dei dati e nuove modalità di relazione con i clienti, soprattutto le nuove generazioni.
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