Borsa, nubi nere sulla Grecia. E il petrolio va a picco

Milano sfiora il -3%. L'Eurogruppo attende per domani mattina la lettera della Grecia al fondo salva-Stati. Crolla il prezzo del greggio: Saipem -6,7%

Nubi nere si addensano sulla Grecia. Sia la Merkel sia il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem calcano la mano sull’urgenza di arrivare a una soluzione. Così l’Eurogruppo si riunirà in teleconferenza già per domattina per analizzare la lettera che Atene dovrà presentare per chiedere un prestito da 2 o 4 anni al fondo salva-Stati della zona euro. Entro il 20 luglio Atene deve rimborsare alla Bce 3,5 miliardi di euro e, soprattutto, ha bisogno di garantirsi che il rubinetto della liquidità della banca centrale europea resti aperto. La situazione fa precipitare le Borse europee dopo l’apertura all’insegna dell’ottimismo.

A Piazza Affari il Ftse Mib sfiora il -3% (-2,97%), Parigi e Lisbona il 2,3%, Francoforte e Madrid l’1,9%. Sull’andamento dei listini ha inciso anche la giornata negativa del comparto petrolifero tra timori sulleconomia cinese, attenzione ai negoziati sul nucleare iraniano che proseguiranno fino a venerdì e apprezzamento del dollaro (l’euro cala a 1,09 da 1,1): il Wti per consegna agosto segna 51,6 dollari al barile (-1,7%) dopo essere sceso fino a 50,59 dollari; il Brent scambia a 56 dollari al barile ma ha toccato minimi a 55,1 dollari.

Con la performance di oggi, il Ftse Mib ha lasciato sul terreno circa il 13% dai massimi del 2015 e il suo bilancio da inizio anno è di +10%. Oggi ko Mps (-7,5%) tra i bancari e Saipem (-6,7%) tra i petroliferi.

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