Borsa, Milano torna a crescere (grazie anche alla Cina)

Shanghai archivia la seduta con un netto +5% grazie alla nuova liquidità della Banca centrale di Pechino. Piazza Affari apre a +1,9%

Apertura in rialzo per la Borsa di Milano, che beneficia del nuovo intervento della Banca centrale di Pechino: nella notte italiana l’istituto ha immesso nuova liquidità – pari a 23,4 miliardi di dollari – per stemperare le tensioni createsi attorno all’economia cinese. La mossa della Banca centrale asiatica ha permesso alla Borsa di Shanghai di chiudere con un rialzo di ben cinque punti percentuali, di cui ha beneficiato anche Milano: l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna nei primi minuti di contrattazione un +1,9% (Ftse AllShare a +1,8%), inferiore al benchmark europeo FTSEurofirst (+2,4%). A sostenere le borse europee sono anche i segnali della Bce per un rafforzamento del QE, ma soprattutto la Fed con l’esponente Dudley che ieri ha definito non più impellente un aumento dei tassi a settembre.

In Borsa Italiana in rialzo il settore dei bancari, in particolare con Unicredit (+2%) e Intesa Sanpaolo (+1,8%); a guidare i rialzi Mediaset: +3,4%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 126 punti base dai 128 della chiusura di ieri; il tasso di rendimento resta sostanzialmente stabile: 1,99% da 1,98% dell’ultima chiusura.

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