Borsa, Milano tenta il rimbalzo con le banche

Dopo la pesante chiusura di inizio settimana, Piazza Affari apre le contrattazioni a segno più. In attesa della decisione della Federal Reserve Usa

Apertura a segno più per l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano che, dopo la pesante perdita di ieri (lunedì 14 dicembre), in avvio di contrattazioni segna una crescita dell’1,19% (alle 9.38 il guadagno è vicino al 2%); di poco inferiore il Ftse it AllShare (+1,05%). Anche l’Europa rialza la testa dopo un lunedì nero caratterizzato dai timori per il rialzo dei tassi della Federal Reserve americana (atteso mercoledì 16 dicembre) e per il calo del prezzo del petrolio: Francoforte cresce dell’1,14% in apertura, Parigi dell’1,47% e Londra dello 0,9%.

A Piazza Affari, tra i titoli a maggiore capitalizzazione, si mettono in luce le banche, in particolare Banco Popolare (+2,1%), Banca Monte dei Paschi di Siena (+1,9%, dopo il -4% di ieri), Bpm (+1,8%) e Intesa Sanpaolo (+1,62%). Recupera qualcosa rispetto a ieri anche Fca (+1,6%) che in novembre ha registrato una crescita delle immatricolazioni in Europa superiore alla media del mercato. Telecom Italia sale dell’1,47% (+0,91% le risparmio) nel giorno dell’assemblea dei soci sulla conversione.

Sul mercato dei cambi, euro stabile a 1,1049 dollari (1,1040 ieri in chiusura) e in lieve rialzo a 133,27 yen (132,9 yen). In calo, infine, il petrolio: il future gennaio sul Wti cede lo 0,55% a 36,11 dollari al barile.

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