Borsa, a Milano vendite nel settore finanziario: Ftse Mib chiude a -1,32%

L’indice principale di Piazza Affari torna sotto quota 24 mila punti. Yoox perde oltre il 3% nel giorno dell’ok alla fusione con Net-a-Porter. Salvatore Ferragamo in controtendenza

Giornata negativa per la Borsa di Milano, che solo ieri aveva superato con l’indice Ftse Mib – dopo oltre tre mesi – la soglia di 24 mila punti. Al termine delle contrattazioni di martedì 21 luglio, invece, l’indice principale di Borsa Italiana segna un -1,32% (-1,20% per l’indice Ftse AllShare), peggiorando nel corso della giornata insieme alle altre Borse europee e alla statunitense Wall Street. La tenuta sulle quotazioni del greggio ha permesso a Tenaris e Saipem di registrare le migliori performance: a fine giornata i due titoli crescono rispettivamente dell’1,46% e dell’1,76%, seguiti da Salvatore Ferragamo (+0,87%). Pesante, invece, la perdita per Yoox (-3,08%) nel giorno in cui l’assemblea ha approvato la fusione con Net-a-Porter. I realizzi, come riportato da Reuters, si sono concentrati soprattutto sui finanziari, con Intesa Sanpaolo (-2,28%) peggio di Unicredit (-1,57%). Pesanti Popolare Milano (-2,73%), Banco Popolare (-2,08%) e Popolare Emilia Romagna (-3,03%). In calo anche il risparmio gestito: Azimut -2,68% e Mediolanum -1,25%.Rimbalzo limitato, invece, per Mediaset (+0,63%), ieri penalizzata da un downgrade di Mediobanca. Fuori dal paniere principale, De’ Longhi (+2,26%) sui massimi storici grazie a ricavi trimestrali sopra le attese. Sul fronte dei cambi l’euro scambia a 1,0932, in rafforzamento da 1,0824 ieri sera, mentre il rapporto di parità con lo yen è fissato a 135,36 (134,55).

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