Bancomat: Fsi prende il controllo

Bancomat: Fsi prende il controlloMaurizio Tamagnini, amministratore delegato di Fsi

Gli oltre 100 istituti soci del circuito nazionale Bancomat si sono riuniti per approvare l’entrata nel capitale del fondo Fsi, che ha preso così il controllo. UniCredit non ha partecipato all’assemblea.

Il percorso, iniziato quasi due anni fa, era già segnato da tempo. Lo scorso agosto 2023 c’era stato l’accordo vincolante, poi è arrivata l’autorizzazione dell’Antitrust e adesso si è aggiunto il via libera degli azionisti di Bancomat. A gennaio 2024 gli estremi erano ormai delineati: Fsi sarebbe diventato il primo azionista e si parlava di un investimento da 100 milioni.

Bancomat: per Fsi un aumento di capitale da 75 milioni

Ora il fondo guidato da Maurizio Tamagnini sottoscriverà un aumento di capitale da 75 milioni di euro, suggellando una partecipazione al 44% che potrà raggiungere il 49,7% se si determineranno specifiche condizioni. Il secondo socio sarà Intesa Sanpaolo al 18%, Unicredit al 10,8% e Iccrea al 6,7%.

Alla base della strategia c’è l’intenzione di rendere i processi decisionali più snelli e affrontare la sfida della concorrenza di competitor internazionali come Mastercard e Visa.

“Bancomat si trova a un bivio del proprio percorso di sviluppo”, ha dichiarato il presidente Franco Dalla Sega aprendo l’assemblea, “non può permettersi di assistere passivamente alla progressiva riduzione delle proprie quote di mercato”. Bancomat gestisce 29,1 milioni di carte e ha archiviato l’anno scorso con 52,5 milioni di ricavi, gestendo oltre 390 milioni di transazioni – l’80% delle quali contactless – e 66 milioni di prelievi.

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