Banco Popolare e Bpm insieme per il terzo polo bancario in Italia

La fusione, prevista per novembre, porterà alla costituzione di un gruppo da 4 milioni di clienti e 225 miliardi di euro di raccolta

Il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano sono pronti alla fusione: i Consigli di amministrazione dei due istituti hanno approvato l’unione che darà vita al terzo polo bancario italiano.

LA FUSIONE. La manovra è stata approvata dopo che il Banco Popolare ha accettato di rafforzare il suo patrimonio aumentando il capitale disponibile di 1 miliardo di euro entro ottobre. La Bce, che aveva posto importanti limiti all’operazione, si è dichiarata soddisfatta. Gli organi di vigilanza europei hanno dato il primo via libera informale; per avere una conferma definitiva si attendono i business plan delle due banche. Il varo della fusione è previsto per il primo di novembre.

IL TERZO POLO BANCARIO ITALIANO. A capo del gruppo verrà posta una Spa controllata per il 54% dagli azionisti del Banco popolare e per il 46% dai soci di Bpm; la sede legale sarà sita a Milano, mentre quella amministrativa si troverà a Verona; gli sportelli lombardi di Bpm verràano affidati a una controllata con sede a Milano che dopo tre anni verrà incorporata nella Spa capogruppo. La nuova realtà, che sarà la terza in Italia dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo, vanterà 4 milioni di clienti, 2.500 sportelli e 225 miliardi di euro di raccolta. Il Cda sarà comporto da 19 amministratori per i primi tre anni, e avrà come amministratore delegato Giuseppe Castagna, il presidente del comitato esecutivo sarà Pier Francesco Saviotti, mentre il ruolo di presidente verrà assunto da Carlo Fratta Pasini.

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