Porte aperte ai paradisi fiscali pur di dare ossigeno ai conti pubblici

Ecco circolare sulla seconda finestra di rientro dei capitali: nell'elenco entrano anche Hong Kong e Cayman

Entrano anche le isole Cayman, Hong Kong e altri paradisi fiscali nell’elenco dei Paesi dai quali possono rientrare i capitali portati illegalmente all’estero. Questa è la scelta contenuta nella circolare per la seconda voluntary disclosure, la nuova finestra per il rientro dei capitali. «Le agevolazioni spettanti nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria ai contribuenti che detengono investimenti o attività di natura finanziaria in Paesi cosiddetti black list che abbiano sottoscritto particolari accordi di scambio di informazioni prima del 24 ottobre 2016», scrive l’Agenzia dell’Entrate. Tra i paradisi fiscali rientrano dunque anche Guernsey, Isola di Man, Isole Cook, Jersey, Gibilterra.

VOLUNTARY DISCLOSURE BIS: ECCO LA CIRCOLARE

«i contribuenti che decidono di rimediare spontaneamente alle omissioni e alle irregolarità commesse fino al 30 settembre 2016 in materia di detenzione di attività finanziarie possono avvalersi, entro il 31 luglio 2017, della riapertura dei termini per l’accesso alla procedura di collaborazione volontaria per l’emersione e il rientro di capitali. C’è tempo fino al 30 settembre 2017, invece, per l’integrazione delle istanze, i documenti e le informazioni», si legge in una nota.

La voluntary bis, inserita a margine della Legge di Bilancio, «è stata indotta dalla scelta di offrire un’ulteriore opportunità derivante dall’evidenza che la lotta all’evasione fiscale internazionale è stata particolarmente intensificata, come dimostra l’impegno da parte delle Autorità fiscali dei Paesi più avanzati nell’elaborazione di strategie sempre più efficaci e condivise per contrastare gli illeciti tributari internazionali. A ciò si aggiunge l’estensione della rete di accordi sullo scambio di informazioni in materia fiscale, contribuendo in tal modo ad ampliare l’elenco dei Paesi che, in caso di detenzione di investimento o di attività di natura finanziaria presso gli stessi, consentono ai contribuenti di beneficiare di specifiche agevolazioni previste dalla procedura di collaborazione volontaria».

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