Verifica fiscale su Google Italia

Nel quinquennio 2002-2006, la società non avrebbe dichiarato reddito imponibile per oltre 240 milioni di euro, pari a 96 milioni di euro di Iva da versare all’Erario

Google Italia è finita sotto la lente della Guardia di Finanza che ha avviato una verifica fiscale nei confronti della filiale italiana del famoso motore di ricerca per accertare il corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia. Secondo quanto riportato dall’Ansa nel quinquennio 2002-2006, Google non ha dichiarato reddito imponibile per oltre 240 milioni di euro, pari a 96 milioni di euro di Iva da versare all’Erario. Queste le risultanze, secondo quanto riferisce il ministero dell’Economia in risposta a un’interrogazione di un deputato del Pd in Commissione Finanze della Camera, della verifica fiscale avviata nel 2007 dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che hanno poi avviato una verifica fiscale “extraprogramma” nei confronti di Google Italy srl. La questione non riguarda solo Google, ma i gruppi multinazionali operanti nel settore dell’elettronica e dell’e-commerce. E di questo si sta occupando l’Agenzia per le entrate e lo stesso governo in sede internazionale. Il problema, nel caso di Google, è che la società italiana ha dichiarato solo le provvigioni percepite a fronte delle prestazioni rese prima alla Google inc. e poi alla Google Ireland. E non invece l’intero volume commerciale sviluppato. L’agenzia Ansa riporta anche la dichiarazione del portavoce di Google Italia, che afferma: “Google rispetta le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui opera e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana. Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi”.

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