Veneto, locomotiva d’Italia (poco hi tech)

La regione crescerà del +1,1% nel 2015 tornando a trainare la ripresa del Paese. Ma c’è ancora da risolvere il problema del ritardo tecnologico

Il Veneto guadagna terreno. Stando infatti al Rapporto sulla situazione economica del Veneto curato dal Centro Studi Unioncamere, nel 2015 la regione si riallineerà ai trend di crescita del Nord Italia, tornando a essere uno dei territori trainanti della ripresa italiana. Le stime parlano di una crescita del +1,1%, inferiore solo a quella lombarda (+1,3%), che dovrebbe poi consolidarsi su una media del +1,8% nel biennio 2016/2017.

La principale leva della ripresa veneta sono le esportazioni: complici la debolezza dell’euro e il basso prezzo dei prodotti energetici, l’export crescerà del +5,4%. Di riflesso, l’aumento della base occupazionale e il turismo attirato dall’Expo di Milano dovrebbero spingere i consumi delle famiglie venete del +1,7%. Quanto invece alla spesa pubblica, questa viene data in calo del -0,7% ma aumenteranno gli investimenti privati (+1,2%). La spina nel fianco del Veneto resta la tecnologia: se si stila una classifica delle regioni italiane, il Veneto risulta decimo per livello di digitalizzazione dei cittadini, ottavo per la digitalizzazione delle imprese e sesto se si considerano solo le amministrazioni locali. “Oggi le imprese non percepiscono la Rete come uno strumento utile per sviluppare l’attività produttiva e/o commerciale”, denunciano i ricercatori.

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