Donald Trump torna a mettere carne al fuoco nella guerra commerciale che ha iniziato minacciando di imporre, e facendo entrare in vigore realmente, dazi Usa contro i Paesi che esportano le proprie merci in America. In questo caso è l’Europa nel mirino, con tariffe al 50% a partire dal 1° giugno 2025.
Lo ha fatto sapere il neopresidente, dal momento che “i colloqui tra Stati Uniti e Ue non stanno portando a nulla”. Questa affermazione ha provocato effetti negativi su tutte le Borse europee, compresa Piazza Affari chealle 14 del 23 maggio segnava un -2,5%.
Non è andata meglio per gli altri mercati del Vecchio Continente. A Francoforte il Dax segna un calo del 2,53% e a Parigi il Cac-40 perde il 2,78%. Borse in picchiata anche a Londra, che segna -1,3%; ad Amsterdam si è registrato un -1,8% e a Madrid un -2,4%. Si tratta di un andamento che ha ripercussioni anche sull’Euro Stoxx 50 che segna un -2,8%.
Intanto il mercato automobilistico continua a vivere una crisi profonda. Lo dimostra Stellantis che segna un -5,2%, Mercedes un -4,8% e Bmw si attesta -4,7%. Stessa sorte per il settore del lusso con Essliux a -5,1% e Kering a -4,7%.
Le parole di Donald Trump
Donald Trump minaccia l’Europa con dazi Usa al 50%: “L’Unione Europea, che è stata costituita con l’obiettivo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio, si è rivelata molto difficile da affrontare – ha dichiarato – Le loro potenti barriere commerciali, le imposte sull’iva, le ridicole sanzioni alle imprese, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250 milioni di dollari all’anno, una cifra del tutto inaccettabile”.
La decisione di introdurre tariffe così alte sull’export del Made in Italy è figlia di “discussioni con loro non stanno portando a nulla” – ha detto – Pertanto, raccomando l’introduzione di un dazio del 50% sull’Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025. Non è previsto alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti. Grazie per l’attenzione dedicata a questa questione!”.
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