Tremonti: “L’Eurobond si farà. Per l’Italia nessuna patrimoniale”

Il ministro riconduce la crisi dei mercati a alla poca fiducia sull’euro: “Se non c’è un tesoro europeo non ci può essere una moneta europea”. Poi sull’Italia: “Niente aumenti delle tasse”

La crisi dei mercati non è superata, l’approvazione a tempo di record della manovra economica è servita a poco e, nonostante Piazza Affari abbia chiuso un giovedì difficile in positivo, continua l’ottovolante delle Borse con lo spread Btp-Bund che è tornato a crescere superando i 330 punti. Su queste turbolenze dei mercati il ministro dell’Economia Giulio Tremonti spiega a Uno mattina l’inutilità delle polemiche a livello politico e spinge all’unità “per andare avanti. Se non si fa l’Europa – aggiunge – si muore”. Per il ministro la soluzione più efficace per eliminare i continui sbalzi nel differenziale tra i titoli di Stato è la creazione degli Eurobond. “Li ho proposti e sono convinto si faranno – afferma – Se non c’è un tesoro europeo non ci può essere una moneta europea”. Anche perché “più che la speculazione, che c’è, il problema è quello della fiducia: cosa è l’euro ora? Con la Bce che non può fare come le grandi banche e operare sul sistema monetario”. Il titolare di via XX settembre non esclude che si possa fare di più, anzi, “bisogna fare di più, più in fretta ed essere più convincenti”. Parlando poi dell’Italia Tremonti ha sottolineato l’importanza del documento inviato dalle parti sociali. “E’ importantissimo . Sto contattando quello che manca, cioè l’estero, l’Fmi, l’Ocse, gli esperti internazionali per vedere cosa ci consigliano da fuori”. Sicuramente l’obiettivo a medio termine è il pareggio di Bilancio che, ribadisce il ministro, ci sarà nel 2014 ma “lo facciamo non aumentando le tasse e soprattutto riducendo la spesa pubblica”. Il problema, però, sono gli enti locali che si lamentano dei tagli. “Se uno va a vedere le sedi delle Regioni – aggiunge Tremonti – non ha l’impressione della sofferenza economica”, inoltre “8.000 Comuni sono troppi, dobbiamo accorpare il più possibile”. Ma come procedere nei tagli, il ministro fornisce un consiglio: il Qualunquemente (il film di Antonio Albanese, ndr) fa capire dove si può tagliare la spesa pubblica”. Poi ad una domanda sul fatto che Umberto Bossi lo accusi di essere tirchio Tremonti risponde che bisogna “smettere di spendere più di quello che si prende”.

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