700 euro in Liguria, 300 in Calabria: ecco i Comuni che spolpano i cittadini

I conti del Fisco locale per il 2018: 703 euro in Liguria, meno della metà dall'altra parte d'Italia: 489 euro in media il tributo da versare ai Comuni

Benvenuti nell’inferno delle tasse comunali. Un incubo a due velocità, tra l’altro, visto che in Liguria nel 2018 i cittadini pagheranno in media 703 euro, mentre i connazionali della Calabria risparmieranno oltre la metà (298 euro). A diffondere le cifre è l’Adnkronos partendo dale tabelle presentate dal Mef al Parlamento sulla capacità fiscale degli enti locali per il prossimo anno. Il conto medio per gli italiani si avvicina ai 500 euro: 489 euro per il 2018 è il conto che però presenta grandi differenze a seconda della distribuzione territoriale.

Tasse comunali, ecco i sindaci che spolpano i cittadini

Dopo i liguri, a sborsare di più saranno i residenti nel Lazio (596 euro) e in Toscana (581 euro). Mentre i più fortunati saranno, con i calabresi, lucani (310 euro) e molisani (354 euro). Sopra la media nazionale ci sono nche Emilia Romagna (570 euro); Piemonte (500 euro); Lombardia (498 euro). Sotto la media invece troviamo Veneto (479 euro); Umbria (464 euro); Abruzzo (451 euro); Marche (429 euro); Puglia (389 euro); Campania (377 euro).

Imu, Tarsu & co.

Il gettito maggiore arriva dall’Imu, che costa 197 euro in media, con picchi in Liguria (362 euro) e risparmi in Basilicata (108). Dalla Tarsu sui rifiuti spuntano fuori altri 122 euro: qui a pagare di più sono i toscani (161 euro), terzi i campani (142 euro) dietro ai laziali. In fondo la Lombardia (95 euro), davanti solo al Molise (83). E veniamo al capitolo addizionale comunale Irpef, che vale in media 50 euro ma nelle città lombarde tocca quota 62 (30 in quelle calabresi). Da non dimenticare la Tasi, che oscilla tra i 56 euro della Liguria e i 19 euro della Basilicata, per una media di 35.

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