Startup, solo la metà ha un sito che funziona. Il digitale non decolla

Non sono responsive, si caricano lentamente, non soddisfano il livello di base Seo: le pagine web delle giovani imprese sono tutt’altro che innovative

Sono imprese innovative, ma di digitale hanno ben poco: solo poco più della metà delle 9.705 giovani imprese iscritte al Registro, infatti, ha un sito web funzionante, mentre le altre o ne hanno uno lento e non responsive o, peggio ancora, non lo dichiarano. Di quali imprese stiamo parlando? Delle startup italiane. Secondo un report di Instilla, infatti, è vero che la percentuale di startup che vanta una vetrina digitale che non va oltre il livello base è scesa al 12,4% (con i maggiori ritardi in Sicilia, Calabria e Basilicata) e che 3.001 superano la soglia di sufficienza, tuttavia le criticità sono ancora troppe. A partire proprio dalla responsività: il 14,3% dei siti non è disegnato per adattarsi ai diversi dispositivi e, in particolare, non è compatibile con i dispositivi mobili. “Si tratta di un dato che fa riflettere, se consideriamo che già da alcuni anni il traffico mobile ha superato quello da desktop” si legge nel rapporto. Male anche dal punto di vista della velocità di caricamento, ossia il tempo che impiega una pagina a completarsi: un quinto dei siti è al di sotto del livello che Google ritiene sufficiente.

Startup italiane bocciate su più fronti

Le startup italiane sono bocciate anche per quanto riguarda la Seo (Search engine optimization), che permette di far guadagnare le prime posizioni nelle pagine di ricerca: tra i siti funzionanti promossi, solo il 3,23% soddisfa anche il livello base Seo. Il che significa che solo 97 società su 9.705 superano sia l’esame del sito sia quello dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Altro elemento negativo: tra i 3.001 siti che superano il livello base, solo il 41% ha aggiornato i termini che riguardano Privacy e gestione dei Cookie. Infine, meno della metà dei siti utilizza almeno uno di quelli che a oggi sono gli strumenti di analisi più diffusi, Google Analytics o Google Tag Manager.

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