Il finanziamento alle start up innovative italiane cambia marcia. Arrivano le indicazioni di Invitalia per le aziende ammesse al bando smart&smart, dotato di un patrimonio di 200 milioni di euro: come spiega ItaliaOggi, le imprese potranno chiedere un anticipo fino al 40% delle agevolazioni concesse sulle spese di investimento. Basterà presentare una fidejussione rilasciata da una banca o da una compagni assicurativa. Il finanziamento sarà pagato a titolo di rimborso spese a fronte di pagamenti sostenuti e rendicontati con stato di avanzamento dei lavori: a ogni passaggio, che dovrà corrispondere almeno al 20% dell’importo complessivio, sarà erogato non meno del 20% dei costi ammessi.
Altrimenti si potrà scegliere l’erogazione del finanziamento su fatture non quietanziate e ricevere direttamente le agevolazioni su un conto corrente, se aperto in una delle banche aderenti alla convenzione Mise Invitalia-Abi (che a discrezione potranno chiedere garanzie private e/o la garanzia del fondo per le pmi). Sul conto vincolato, l’azienda versa la quota parte del prezzo di acquisto dei beni e Invitalia versa le agevolazioni dopo gli appositi controlli in modo da velocizzare il pagamento dei fornitori (la start up deve pagare subito solo la propria parte).
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