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Spending review, via libera dal Senato. Le novità principali

Il provvedimento assicura allo Stato risparmi per 25 miliardi nel triennio 2012-2014. Con il maxiemendamento al decreto legge in arrivo un tetto agli stipendi di manager e dipendenti delle società partecipate dallo Stato, non quotate; tagli alla spesa anche per la Banca d’Italia

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Via libera dal Senato alla spending review. Palazzo Madama ha votato la fiducia chiesta dal governo Monti sul maxiemendamento al decreto legge, che recepisce anche i contenuti del dl sulle dismissioni; sì a larga maggioranza (217 senatori a favore contro 40 contrari e 4 astenuti) per un provvedimento che ora passa alla Camera dove sarà convertito in legge entro il 2 o il 3 agosto. La prima fase operativa della spending review assicura allo Stato risparmi per circa 25 miliardi nel triennio 2012-2014: in particolare circa 4 miliardi nel 2012, a 10 miliardi nel 2013 e 11 miliardi nel 2014.Tra le novità del testo il blocco delle rette universitarie per gli studenti in tempo con gli esami e con redditi Isee fino a 40 mila euro; per quanto riguarda i farmaci, invece, resta l’obbligo di indicare il principio attivo nelle ricette ma il medico potrà decidere se scrivere anche il nome di uno specifico medicinale.

+ La spending review è legge – le novità +

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