Sammontana Italia, che lo scorso luglio si è unita a Forno d’Asolo grazie al supporto finanziario di Investindustrial, punta a raddoppiare il suo fatturato e conta di farlo entro “i prossimi cinque anni grazie soprattutto ai mercati internazionali e in particolare a quello americano”, ha sottolineato Alessandro Angelon, amministratore delegato del gruppo ed ex a.d. di Forno d’Asolo.
I marchi della nuova holding – che può contare anche di Bindi e Le Tre Marie – oggi fatturano un miliardo di euro, ma vogliono raddoppiare i ricavi puntando sul Made in Italy in America. Un mercato che ha ampi margini di crescita, nonostante i dazi annunciati da Donald Trump.
“Per quanto riguarda il gelato, puntiamo sul segmento di quello da passeggio, mentre per quanto riguarda i prodotti da forno guardiamo con interesse alla crescente passione degli americani per la colazione all’europea, cappuccino e brioche. Negli Usa abbiamo già oggi una presenza produttiva e non escludiamo alcune acquisizioni mirate”, ha spiegato Angelon.
Il piano di Sammontana Italia negli Usa
Il 70% del business di Sammontana Italia punterà sulla pasticceria, il 30% sui gelati. “Puntiamo sul fatto che i nostri sono prodotti italiani, è made in Italy da portare all’estero”, ha dichiarato Leonardo Bagnoli, presidente della holding.
Dopo mesi difficili che hanno visto l’impegno di tutti nella finalizzazione della fusione, ci si vuole dedicare alla crescita di una azienda che vuole fare dell’eccellenza nostrana la propria bandiera. “Volevamo creare un campione nazionale che avesse una strategia di globalizzazione e grandi potenzialità di crescita. Il modello che abbiamo in mente è un’altro veicolo del portafoglio Investindustrial, la piattaforma globale in cui La Doria ha un ruolo primario: quando abbiamo investito nella Doria, il fatturato era di 800 milioni di euro. A tre anni dal nostro investimento, i ricavi hanno superato i 3,5 miliardi, due terzi dei quali proprio in Nordamerica”, ha detto Roberto Ardagna, vicechairman di Investindustrial.
Se i piani andranno come previsto e gli obiettivi previsti saranno raggiunti, lo step successivo è quello di essere quotati in Borsa. L’intenzione è di lavorare a testa bassa, con determinazione ma senza fretta e strizzando l’occhiolino alle nuove tecnologie. “L’estrema complessità dei tempi ci chiede, oggi più che mai, di concepire soluzioni creative e sostenibili e di attivare la nostra crescita in un processo più ampio di restituzione intelligente. Con occhi sempre vigili sulle risorse. Fra queste la risorsa creativa e umana è senz’altro al primo posto. In questa definizione possiamo includere anche la capacità di collaborare in modo saggio con le varie intelligenze artificiali generative. Sempre umanizzandole. Combinando estetica, sostenibilità e marketing”, ha concluso Marco Bagnoli, presidente di Sammontana Italia insieme a Leonardo.
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